Il futuro dell’ex stabilimento Dormisch sta a cuore ai cittadini di Udine. Dopo le oltre 6mila firme raccolte in quattro giorni contro la costruzione del supermercato ipotizzato dai proprietari dell’area, i consiglieri di Prima Udine, del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle hanno presentato una mozione, chiedendo un consiglio comunale urgente per discutere delle sorti dell’ex birrificio e di altri argomenti di estrema attualità.
Gli esponenti di minoranza, sottolineando le volontà dichiarate in fase elettorale dall’allora candidato sindaco di Pietro Fontanini (era aprile del 2018, ndr), chiedono di rispettare quegli impegni che lo stesso aspirante primo cittadino si era assunto pubblicamente, ovvero di modificare il piano regolatore bloccando da subito la zone H prevista anche per l’ex Dormisch.
Dopo oltre vent’anni, l’obiettivo da parte dei firmatari è quello di riqualificare la zona – considerata nevralgica e importante per la città –, indirizzando la sua riconversione alle giovani generazioni. Non per nulla anche gli esponenti di maggioranza afferenti a Fratelli d’Italia hanno chiesto alla Giunta di tentare la strada della riqualificazione, utilizzando lo strumento e i finanziamenti del Recovery Plan.
“Serve sviluppando una progettualità alternativa – spiegano i consiglieri nella mozione, di cui primo firmatario è Enrico Bertossi, capogruppo di Prima Udine – serve elaborare una programmazione accorta che tenga maggior conto della “Udine del futuro“, di scelte per cui la città possa ritrovare un ruolo centrale nel territorio, puntando, in linea con l’attualissimo Recovery Plan, a richiedere finanziamenti e investimenti per digitalizzazione, innovazione, transizione ecologica, mobilità sostenibile, e soprattutto per l’istruzione, formazione e ricerca, che sono una delle eccellenze della nostra città, polo scolastico e universitario che dà ossigeno a tutta l’economia cittadina, inclusa quella commerciale”.
Durante il Consiglio Comunale straordinario, convocato dal capogruppo del Pd Alessandro Venanzi come primo firmatario, saranno discussi anche altri due punti importanti, ovvero la situazione emergenziale in cui si ritrova a far fronte l’Ospedale di Udine e Asufc e il problema delle mense scolastiche e dei pasti forniti agli studenti delle scuole cittadine.