La guardia di finanza di Gorizia, durante un controllo a Villesse, nei pressi del casello autostradale, ha fermato un autoarticolato che viaggiava carico di pellet.
Da una verifica, le oltre 24 tonnellate di materiale, stipato in 23 bancali e suddiviso in 1.650 confezioni, è risultato prodotto e imballato in Polonia, contrariamente a quanto attestato dall’etichetta che ne attestava l’origine italiana. Le confezioni di pellet, infatti, recavano in modo evidente, su uno sfondo tricolore che ricordava la bandiera italiana, le indicazioni (false) di prevenienza: “Pellet italiano al 100% prodotto da legname proveniente dai boschi alpini del basso Piemonte”.
La merce, prodotta da un’azienda con sede a 100 km a sud di Varsavia, era stata importata da una società di Torino che l’aveva venduta a un’impresa in provincia di Cuneo. Le confezioni di pellet sono state sequestrate dalle fiamme gialle goriziane, così come il mezzo che la trasportava.
Il legale rappresentante della società torinese è stato denunciato per il reato di falsa indicazione di origine, previsto dall’articolo 4 comma 49 della Legge 350 del 2003 e punito dall’articolo 517 (Vendita di prodotti industriali con segni mendaci) del codice penale, che prevede la pena della reclusione fino a 2 anni e la multa fino a 20mila euro.
La società coinvolta nel traffico di pellet è stata segnalata per responsabilità amministrativa, poiché il suo amministratore è considerato responsabile di una violazione penale.
Il sequestro è stato convalidato dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Gorizia, Andrea Maltomini, a cui l’imprenditore piemontese, di recente, ha formulato, attraverso il proprio legale, istanza di patteggiamento.
Sequestrato falso pellet “Made in Italy” a Villesse
Suddivise in 23 bancali, le 1.650 confezioni erano etichettate come prodotto italiano, ma in realtà provenivano dalla Polonia
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