I Carabinieri dell’Aliquota operativa della Compagnia di Sacile e della stazione di Fontanafredda hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Pordenone nei confronti di due giovani rumene, di 29 e 23 anni, in Italia senza fissa dimora e gravate da numerosi precedenti di polizia, per concorso in furto con strappo e lesioni personali.
Le due donne si erano appostate, nella mattinata del 5 aprile, all’hub vaccinale della Fiera di Pordenone. Lì, un 79enne che si era appena vaccinato, accompagnato dalla moglie, è stato avvicinato mentre si trovava al volante della sua vettura in via Bandida. Le due, a bordo strada, gli hanno fatto cenno di fermarsi con la scusa di chiedere un’informazione.
Appena abbassato il finestrino dell’auto, il 79enne è stato avvicinato dalla 29enne che, pronunciando parole straniere incomprensibili, ha tentato di baciarlo. Istintivamente l’anziano ha sollevato il braccio sinistro per proteggersi e la seconda donna, sfruttando il momento di confusione, è riuscita a strappare dal polso del 79enne un orologio d’ingente valore, provocandogli lesioni al polso e alla mano sinistra.
Le due sono poi scappate a bordo di un’auto, guidata da un complice, lasciando attonito l’anziano. Grazie alla pronta denuncia, i militari si sono messi sulle tracce delle due ladre; analizzando le immagini di tutti i sistemi di videosorveglianza della zona, hanno individuato l’Opel Astra Station Wagon riconducibile alle due e, in particolare, alla 29enne, da poco scarcerata. L’anziana coppia le ha subito riconosciute.
Le indagini coordinate dal pm Marco Faion della Procura della Repubblica di Pordenone hanno permesso di ottenere dal Tribunale l’ordinanza di carcerazione. Ieri, le due donne – assieme a mariti e figli – a bordo di una Fiat Croma e di una Passat Station Wagon piene di valigie si stavano dirigendo verso la frontiera con la Slovenia per rimpatriare, facendo forse affidamento nei minori controlli da parte delle forze dell’ordine. Ma i Carabinieri di Sacile e di Fontanafredda, coadiuvati nella fase esecutiva da equipaggi della Polizia Stradale di Udine e Verona, ne hanno interrotto la probabile fuga all’estero. Difese entrambe dall’avvocato Andrea Margotti del Foro di Bologna sono recluse nel carcere di Trieste e di Verona.