La Polizia di Stato di Udine, con il coordinamento della Procura Generale di Trieste, della Procura di Udine e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, ha assicurato alla giustizia tre latitanti, che erano stati condannati per furti e altri reati, ma si erano ‘rifugiati’ all’estero.
Si tratta di un 53enne rumeno che deve scontare quattro anni e otto mesi di reclusione per cumulo di condanne dei Tribunali di Gorizia e Udine. L’uomo faceva parte di una banda che, tra il 2011 e il 2012, aveva commesso razzie e furti in abitazione tra Sagrado, Farra d’Isonzo e in numerosi comuni della Bassa Friulana. L’attività investigativa aveva permesso di accertare la responsabilità del gruppo in almeno una ventina di colpi, per un bottino di decine di migliaia di euro.
Dopo un primo arresto e successivo periodo di carcerazione in custodia cautelare, aveva lasciato l’Italia, facendo perdere le sue tracce. La Squadra Mobile, nel frattempo, ha scoperto le sue reali generalità e, il 14 marzo, la Polizia rumena lo ha rintracciato e arrestato a Timisoara.
Il secondo arresto riguarda una 27enne rumena, condannata a due anni e due mesi dal Tribunale di Udine. Le vicende risalgono al 2014 quando la donna, senza lavoro e fissa dimora, aveva ricevuto un foglio di via dal Comune di Udine, violato in svariate occasioni. Nello stesso periodo, era stata denunciata anche per tre episodi di furto in esercizi commerciali friulani. Poi, si era resa irreperibile. Grazie alle indagini internazionali, è stata rintracciata a Nadlac Nagylak, in Romania.
Infine, la Polizia spagnola, a Blanes, vicino a Girona, ha dato esecuzione al mandato di arresto europeo disposto a seguito dell’ordine di carcerazione emesso nel 2020 dalla Procura Generale presso la Corte D’Appello di Trieste nei confronti di un 32enne serbo, che deve scontare una pena di due anni, 10 mesi e 26 giorni, emessa a seguito di due condanne del Tribunale per i Minori di Trieste, per reati commessi nel 2009, quando lo straniero era ancora minorenne.
Alcuni anni prima era giunto in Italia illegalmente ed era stato collocato in una struttura per minori non accompagnati friulana. Il giovane era stato prima sorpreso dalla Polstrada di Amaro alla guida di una vettura, naturalmente senza patente; con sé aveva anche 17 grammi di cocaina. Era così scattato l’arresto. Pochi mesi dopo, a Cividale, aveva rubato un’auto posteggiata in strada. Il tentativo di fuga con il mezzo era stati interrotto dall’immediato intervento delle forze dell’ordine, allertate dal proprietario della vettura. Poi, il ragazzo, ancora minorenne, era stato raggiunto da un provvedimento cautelare ma, dopo la sua liberazione, si era reso latitante. Grazie a lunghe e complesse indagini, è stato alla fine individuato in Spagna. Sono in corso le procedure di estradizione.