La Polizia di Stato di Udine ha arrestato un 42enne italiano, residente in provincia, in quanto trovato in possesso della cosiddetta ‘droga dello stupro’, proveniente dall’Olanda.
Tecnicamente si tratta di un solvente di tipo industriale, vietato in Italia come in molti altri Paesi. Viene acquistato da privati anche per usi diversi, trattandosi di ‘ecstasy liquida’, ovvero Gbl (acido gamma butirrolattone), un precursore del Ghb (acido gamma-idrossibutirrico), in cui si trasforma naturalmente nell’organismo, una volta ingerito.
Il suo nome deriva dal fatto che più volte è stata impiegata per eliminare i freni inibitori delle vittime, fino allo stordimento, arrivando, quindi, a vere e proprie violenze sessuali. Incolore e quasi del tutto insapore, poche gocce mescolate a un normale drink non vengono minimamente percepite da chi ingerisce la sostanza, rischiando di rendere una persona facile preda di un malintenzionato.
Ed è questo il motivo per cui, il 9 luglio, la Squadra Mobile della Questura di Udine ha fermato il 42enne con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio della sostanza stupefacente.
Tutto ha avuto inizio l’8 luglio, quando si è appreso che un plico sospetto, proprio per il suo contenuto, era diretto all’indirizzo dell’uomo. Gli agenti della Mobile udinese, dopo avere acquisito informazioni sul destinatario – già noto alle forze dell’ordine – hanno proceduto al monitoraggio del soggetto e hanno atteso la consegna del pacco da parte della ditta di logistica.
La spedizione è arrivata a destinazione alle 9 di venerdì, direttamente nelle mani dell’uomo. A quel punto sono intervenuti i poliziotti, che hanno aperto il pacco, alla presenza del destinatario, accertando come, al suo interno, ci fosse un flacone di plastica bianco, della capacità di un litro, pieno di liquido che, dopo l’accertamento chimico e strumentale in laboratorio effettuato dalla Polizia Scientifica di Padova, è risultato quasi interamente composto dalla sostanza incriminata. A quel punto, è scattato il sequestro e la perquisizione, che ha permesso di sequestrare un altro flacone più piccolo, contenente la stessa droga, alcuni grammi di marijuana e un bilancino di precisione.
Al termine dell’udienza di convalida del fermo, ieri mattina il Gip del Tribunale di Udine ha convalidato l’arresto, disponendo gli arresti domiciliari.