Si era opposto alla multa di 21mila euro per aver reclutato 10 stranieri senza permesso di soggiorno nel lavoro agricolo, chiedendo il rito abbreviato. E, proprio con il rito abbreviato, oggi è stato condannato dal Gup di Udine Roberta Paviotti a 4 mesi di reclusione e a oltre 33mila euro di multa, pena sospesa. Protagonista è Afrim Sabrija, cittadino albanese di 51 anni residente a Casarsa.
La vicenda risale al gennaio 2020, quando la Guardia di Finanza di Latisana trovò a Rivignano Teor 10 cittadini albanesi senza permesso di soggiorno che lavoravano in un fondo agricolo affittato a un’azienda di Rauscedo. Il responsabile dell’azienda disse che a trovare il personale era stato un connazionale dei lavoratori, poi identificato in Sabrija. Per questo, due anni dopo, il gip di Udine Mariarosa Persico emise un decreto penale con cui lo condannò a 21mila euro di multa. L’uomo, però si oppose, chiedendo la revoca del decreto e il rito abbreviato. Oggi la sentenza, che gli ha aumentato la multa del 50%, oltre a infliggergli 4 mesi di reclusione.Il difensore, l’avvocato Domenico D’Aniello del foro di Velletri, ha annunciato ricorso in Cassazione contro sentenza in rito abbreviato e decreto penale. “Contro il mio assistito – dice il legale – non c’è alcuna prova e certezza dell’illecito contestato. Lui non ha commesso il fatto – conclude – e non c’entra nulla con il reclutamento”.