Testare i modelli d’intervento e la capacità di risposta del territorio, ma anche verificare le procedure di attivazione delle strutture operative nazionali, comprese alcune colonne mobili regionali: sono questi gli obiettivi dell’esercitazione della Protezione civile in Friuli Venezia Giulia che avrà luogo oggi, sabato 14 settembre, nell’ambito delle attività commemorative della tragedia del Vajont.
L’evento simulato sarà un terremoto di magnitudo 5.8 della scala Richter con epicentro al confine tra il Friuli Venezia Giulia ed il Veneto e sono cinque (Erto e Casso, Barcis, Aviano, Frisanco e Montereale Valcellina) i comuni coinvolti nella creazione degli scenari interessati dalle prove tecniche.
Più in particolare ed in estrema sintesi, ad Erto e Casso ed a Frisanco cittadini e volontari della Protezione civile locale si raduneranno nelle aree previste dal Piano comunale di emergenza, ad Aviano verrà evacuata una casa di riposo e verrà predisposto un presidio medico avanzato, a Barcis ci sarà il coordinamento del recupero di un gruppo di persone bloccate sulla sponda destra del lago tramite mezzi nautici, a Montereale Vercellina verrà evacuato il complesso scolastico di via della Stazione.
L’esercitazione, che sarà seguita direttamente dall’assessore regionale competente Paolo Panontin e dal capodipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli, avverrà dunque sia per posti di comando, per testare il flusso delle informazioni tra i centri di coordinamento, sia per simulazioni operative. Verrà in particolare ipotizzata una condizione di black-out delle comunicazioni telefoniche a seguito della scossa e dalla sala operativa regionale le informazioni sulle conseguenze dell’evento saranno inviate ai Comuni attraverso le frequenze della rete radio.
La simulazione coinvolgerà attivamente anche altre realtà (ad esempio i media) e le informazioni verranno raccolte dalla Sala operativa regionale di Palmanova e valutate per la gestione dei soccorsi dal Centro di coordinamento regionale in collegamento con la protezione civile nazionale a Roma, le prefetture di Udine e Pordenone ed i Comandi provinciali dei vigili del fuoco.
Simulazione di terremoto in Friuli
Obiettivo quello di testare i modelli d'intervento e la capacità di risposta del territorio
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