Si fa sempre più precaria la condizione del Consorzio Aussa-Corno. Ne danno conferma le organizzazioni sindacali, esprimendo la preoccupazione dei dipendenti per il mantenimento del proprio posto di lavoro.
La situazione finanziaria del Consorzio è tale per cui l’Ente è ad oggi sostanzialmente bloccato e dalle prospettive incerte, tra una remota fusione con l’Interporto di Cervignano e un’improbabile ricapitalizzazione da parte dei soci.
In tutto questo tempo i dipendenti hanno comunque continuato a dimostrare un forte senso di responsabilità e di dedizione professionale: infatti, nonostante fossero totalmente estranei alle cause dell’attuale crisi consortile, si sono visti costretti ad accettare la firma di un contratto di solidarietà (14 dipendenti escluso il Direttore)che ha comportato una significativa riduzione dell’orario di lavoro e di retribuzione; oltretutto alcuni hanno svolto anche mansioni non previste dal loro inquadramento contrattuale.
Sacrifici inutili, visto che in questi mesiné i soci del Consorzio, pubblici e privati, né le istituzioni hanno assunto decisioni chiare e definitive su come intervenire e risolvere la situazione.
È dunque giuntoil momento in cui chi di dovere si assuma le proprie responsabilità per quanto accaduto in questi anniall’Ente.Tutti sono pronti a dichiarare il Consorzio Aussa-Corno “strategico per la Bassa Friulana e per l’intera Regione”, ma il tempo dei proclami è ormai finito, l’Ente è precipitosamente passato da una fase di equilibrio finanziario all’orlo della liquidazione e servono interventi concreti ed immediati.
I dipendenti del Consorzio pertanto chiedono che nelle importanti e doverose decisioni che si dovranno delineare in questi giorni si trovino adeguate soluzioni che garantiscano invece continuità lavorativa per il futuro,anche alla luce della professionalità che essi hanno acquisito nell’ambito della soluzione didiverse problematiche che investono il territorio (ambiente, infrastrutture e dragaggi).
E’ proprio per questo che i 14 dipendenti hanno già chiesto un incontro alle istituzioni per la discussione delle problematiche che li vedono coinvolti.