Con gli ultimi due arresti avvenuti giovedì 25 maggio, è terminata la lunga attività investigativa che ha permesso alla Polizia di Stato a smantellare il gruppo di stranieri che a Udine aveva trasformato la zona del parco Moretti e del parco del Cormor in due delle principali piazze di spaccio del capoluogo friulano. L’attività investigativa ha permesso di individuare 16 stranieri, tutti di etnia afghana e pakistana, e di sequestrare ingenti quantità di cocaina e hashish. Dieci le persone arrestate, 6 quelle denunciate.
Durante il monitoraggio avviato da gennaio 2022, sono state documentate numerose vendite di droga, cui sono seguiti 7 arresti in flagranza di reato e il sequestro di 2 chilogrammi di cocaina e 350 grammi di hashish.
L’attività, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, si è conclusa con l’esecuzione della custodia cautelare in carcere nei confronti di un afghano di 32 anni e, nella mattinata del 25 maggio, con una serie di perquisizioni che hanno riguardato 17 persone domiciliate o residenti in varie località e una perquisizione eseguita in una palazzina di viale Venezia, risultata essere luogo abituale di spaccio.
L’operazione, svolta con la collaborazione delle Squadre Mobili di Milano, Venezia, Trieste, Treviso, Gorizia e Pordenone e l’impiego di 2 unità cinofile della Guardia di Finanza di Tarvisio e 2 unità cinofile della Polizia Locale di Udine, ha permesso di arrestare in flagranza di reato due pregiudicati cittadini pakistani, uno di 37 anni e uno di 31 anni, che in due appartamenti di via Podgora, occultavano 35 grammi di cocaina e 400 grammi di hashish, oltre a un’importante somma di denaro (poco più di 11.000 euro), ritenuta frutto dell’illecita attività.