Tra i progetti ormai noti, già partiti o delineati (dall’ascensore al nuovo parco, passando per il Bastione Fiorito e le installazioni multimediali), c’è un’autentica nuova “chicca” che il Comune di Gorizia ha in serbo per il suo monumento simbolo, il Castello. Si tratta della struttura destinata a prendere il posto del vecchio Teatro Tenda, proprio ai piedi delle mura e a due passi dall’ingresso del maniero, oggi non più utilizzabile come in passato e destinato all’oblio. Già, perché una volta smantellato il tendone il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna non intende lasciare un vuoto al suo posto, e pensa invece a un progetto moderno, d’impatto ma anche di grande versatilità.
“L’idea è di realizzare qualcosa di originale, unico, che possa caratterizzare ulteriormente il Castello – dice Ziberna -. Penso ad una struttura coperta e riscaldata, ma completamente trasparente, in vetro o plexiglas, che pur moderna si possa armonizzare con il paesaggio. Sarà dotata di tutti i servizi di base per ospitare eventi, incontri, buffet o cerimonie nel corso dell’anno. Sono convinto rappresenterà un elemento d’attrazione”. Quella di abbinare moderno e antico in architettura – ovviamente passando per il via libera preliminare della Soprintendenza – non è una novità in assoluto, ovviamente. Ma per la piccola Gorizia sarebbe una “trasgressione” innovativa. E del resto nei piani futuri dell’amministrazione per tutto il maniero e il suo borgo la tecnologia e l’innovazione dovranno sposarsi con l’esistente a vantaggio della fruizione di cittadini, visitatori e turisti.
Un esempio? La nuova illuminazione della struttura che sarà molto più visibile anche a distanza e potrà cambiare colore a piacimento, magari in occasione di eventi o giornate particolari. “Credo che entro la fine del 2020 vedremo il nuovo volto del Castello grazie alla concretizzazione dei diversi progetti – dice Ziberna -. All’inizio del mio mandato avevamo 43 mila visitatori all’anno sul colle, ora siamo a 49 mila e l’ambizione è arrivare a 80 mila quando avremo terminato il nostro lavoro”.