Hanno puntato le loro armi sulla folla nel corso di una sagra paesana, a Prata di Pordenone, e hanno fatto fuoco, colpendo un bambino di 10 anni a un occhio. Fortunatamente le pistole utilizzate erano armi per softair, pistole ad aria compressa che sparano pallini di plastica, ma che non sono risultate inoffensive, visto che il ragazzino ha riportato abrasioni al viso. I responsabili, tre studenti di 16 anni, sono stati denunciati dai Carabinieri di Sacile, dopo l’esposto della nonna del piccolo, una 63enne di Oderzo.
I fatti risalgono alla sera del 16 luglio scorso. I colpi sono sembrati provenire da alcune palazzine vicine all’area festeggiamenti e l’attività investigativa dei militari si è subito concentrata nella zona. E’ emerso così che i tre adolescenti, come fossero in un videogioco, si sono divertiti a sparare dalla finestra di casa uno di loro, cercando di colpire quanti più passanti possibile con due fucili e due pistole ad aria compressa.
I tre sono stati ascoltati dai carabinieri alla presenza dei genitori, davanti ai quali hanno subito ammesso le proprio responsabilità, consegnando anche la pistola da cui è stato esploso il colpo che ha colpito il bambino. Mentre le armi sono state poste sotto sequestro, i tre ragazzi sono stati segnalati alla Procura della Repubblica del Tribunale per i minorenni di Trieste. La denuncia querela è stata però ritirata, grazie al pentimento del terzetto, la confessione immediata e le scuse alla vittima.