Un 49enne tunisino – residente a Udine – è stato arrestato venerdì per maltrattamenti in famiglia commessi nei confronti della moglie e dei figli minori.
A seguito delle indagini del personale della Squadra Mobile, con il coordinamento della Procura di Udine, il pomeriggio del 12 febbraio è stata eseguita la misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Tribunale di Udine nei confronti di un uomo tunisino di 49 anni.
L’uomo era stato denunciato dalla moglie, connazionale di 44 anni, oggetto di violenza domestica da molti anni. A luglio, a seguito dell’ennesima lite per motivi economici – dovuti all’assidua frequentazione delle sale da gioco da parte del marito, dove sperperava gran parte del denaro – era stata colpita con pugni al volto che l’avevano costretta a ricorre alle cure dei sanitari. A quel punto, si era decisa a rivolgersi alla Questura per presentare denuncia.
Già in precedenza si erano verificati altri episodi analoghi per i quali la donna non aveva chiesto aiuto. Agli atti di violenza assistevano anche i tre figli della coppia, rispettivamente di dieci, nove e quattro anni. Il Gip del Tribunale di Udine, su richiesta della locale Procura, constatata la gravità dei fatti, a novembre 2020 aveva emesso un provvedimento di misura cautelare, allontanando il marito dalla casa familiare e vietandogli qualsiasi contatto con la moglie e i tre figli.
L’uomo, però, in più occasioni ha disatteso le prescrizioni. Negli ultimi giorni, inoltre, si erano moltiplicati gli episodi. Con ogni pretesto, si avvicinava, seguendola durante i suoi spostamenti e avvicinandola nei luoghi da lei abitualmente frequentati o contattandola al telefono per minacciarla di morte o per denigrarla.
In un episodio l’uomo è stato ripreso dalle videocamere del sistema di sorveglianza mentre giungeva a bordo della propria auto, seguendo quella guidata dalla moglie, per poi avvicinarla con fare minaccioso. Proprio in considerazione del ripetersi di tali comportamenti, la donna è stata costretta a cambiare l’utenza telefonica ma anche a richiedere protezione per sé e per i propri figli ritenendo la sua vita in pericolo; la stessa e i tre figli sono stati collocati in una struttura protetta, in accordo con i Servizi Sociali del Comune di Udine.
Il Gip del Tribunale di Udine, su impulso della locale Procura, a seguito delle numerose violazioni alle misuri cautelari, ha emesso un aggravamento delle stesse, ordinando l’arresto dell’uomo.
Ieri, invece, è stata data esecuzione, da parte della Squadra Mobile, al provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e al divieto di avvicinamento, emesso dal Gip del Tribunale di Udine, su richiesta della Procura, a seguito di attività di personale della Polizia di Stato della sezione di Polizia giudiziaria presso la Procura, nei confronti di un cittadino camerunense di 40 anni che, da agosto 2020 a Udine, maltrattava la 30enne convivente, vessandola e umiliandola in molte occasioni, anche a causa delle numerose relazioni amorose che intratteneva con altre donne (con una delle quali aveva contratto matrimonio in Camerun), nonché costringeva la donna a subire atti sessuali malgrado la sua strenua opposizione.