Sono cominciati gli interrogatori davanti al pm Federico Frezza, titolare dell’inchiesta della Procura di Trieste sui rimborsi pubblici ai gruppi consiliari.
L’ex capogruppo Pd alla Regione Fvg, Gianfranco Moretton, ha affermato che i rimborsi regionali per i doni fatti dai consiglieri del gruppo Pd erano a favore di dipendenti o collaboratori del partito, dunque in regola e secondo le norme.
Moretton, assistito dall’avvocato Luca Ponti, ha risposto per circa due ore alle domande del magistrato precisando che i doni fatti da lui e dai consiglieri del gruppo avevano un valore di 15, al massimo 30 euro ciascuno.
”E’ previsto espressamente nel regolamento – ha spiegato il legale – che possano rientrare nelle spese di funzionamento anche le polizze assicurative stipulate per i veicoli utilizzati dal personale del gruppo”.
INIZIATIVE FILANTROPICHE
A Moretton sono state anche contestate alcune adozioni a distanza per le quali e’ stato chiesto, e ottenuto, il rimborso pubblico.
Il legale ha riferito che anche nelle giunte precedenti il partito usava inviare a cadenza semestrale somme simboliche a favore di una onlus di suore udinesi, che poi decidevano liberamente di dirottarle sulle iniziative filantropiche ritenute piu’ opportune.
VIAGGIO A POLIGNANO
All’ex capogruppo del Pd contestata anche una trasferta a Polignano in provincia di Bari, paese natale di Domenico Modugno, dove avrebbe pagato due cene con colleghi del partito arrivati dal Friuli Venezia Giulia, per le quali ha ottenuto rimborsi. In quei giorni, ha obiettato la difesa di Moretton, era in corso un convegno del Pd e le spese ben potrebbero rientrare tra le voci di divulgazione o rappresentanza.
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