Il rapporto con i due vicini di casa era a dir poco burrascoso e le sue reazioni lo hanno messo nei guai: è stato condannato a un anno e 8 mesi di reclusione per stalking. E’ la pena inflitta in primo grado dal giudice Paolo Lauteri del Tribunale di Udine a Mario Cocomazzi, 68enne di Tricesmo. L’uomo è stato condannato anche a risarcire la coppia, rappresentata dall’avvocato Filippo Mansutti, con 15mila euro.
Era ai ferri corti con i vicini, una donna di 31 anni e il marito 30enne, fin da luglio 2019 e il conflitto è continuato per più di un anno. Secondo l’accusa, tutto è cominciato per una disputa sull’uso delle parti comuni. Per questo aggredì verbalmente la vicina e portò fuori dal condominio portaombrelli e zerbino. Poi si recò sul luogo di lavoro del marito, inveendo e urlando davanti a clienti e colleghi. Successivamente accusò la coppia delle infiltrazioni nel garage e di alcuni problemi con lo scarico delle acque nere, versando più volte secchiate di acqua putrida davanti alla loro porta. Infine posizionò alcune telecamere per controllare le parti comuni e l’ingresso e l’uscita della coppia.
Da qui la querela dei vicini. Anche lui, però, fece due denunce contro la coppia, una delle quali è ancora pendente.
“E’ nostra intenzione – dice il difensore dell’uomo, l’avvocato Raffaella Liguori – presentare appello. Riteniamo che ci siano ampi spazi per discutere della fondatezza delle accuse”, conclude.