“Non risulta agli atti della Commissione alcuna collaborazione da parte egiziana nelle ore immediatamente successive al rapimento di Giulio Regeni”. Lo scrive su twitter il presidente della Commissione d’inchiesta sulla morte del ricercatore friulano sottolineando che “risultano invece tre diversi tentativi di depistaggio supportati dalle autorità egiziane”.
“Vicenda atroce, un fatto inaccettabile”. Lo ha detto l’ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi, davanti alla commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni. “Non c’è giorno e occasione in cui il mio pensiero va alla famiglia. Set i tolgono un figlio ogni reazione è da comprendere: è un dolore non recuperabile”, ha affermato Renzi.
“Abbiamo reagito mettendo in campo tutti gli strumenti – ha spiegato l’ex premier -. Abbiamo lavorato tutti insieme a livello istituzionale come una squadra. Abbiamo voluto subito una cooperazione giudiziaria che non era scontata. Il lavoro fatto dalla Procura di Roma è stato straordinario che dimostra che l’Italia non fa sconti a nessuno”.
“Sì, abbiamo rimpianti. Io ho pensato – ha aggiunto Renzi – perché abbiamo saputo questa notizia solo il 31 gennaio? Se avessimo saputo prima avremmo potuto agire prima. Ma la reazione è stata a tutti i livelli di totale sintonia, gioco di squadra, per lo stesso obiettivo”.