Aveva superato il limite di trasporti su suolo italiano e per varie volte anche il limite di velocità imposto agli autoarticolati. Così un camion immatricolato in Slovacchia è stato sottoposto a tre mesi di fermo con una sanzione di 5mila euro. Autista del mezzo era un rumeno classe 1992. L’articolato è stato controllato in via Terza Armata a Monfalcone, poco fuori dal Porto, da parte della Polizia locale monfalconese. Il veicolo, secondo quanto riferito dalla Polizia Locale, si trovava in Italia da giorni e aveva effettuato numerosi trasporti all’interno dello Stato, quando la normativa prevede al massimo tre trasporti nazionali in sette giorni con l’obbligo poi di uscire dallo Stato. Va ricordato che il regolamento dell’unione europea 1072 del 2009 prevede queste norme stringenti per evitare che i vettori con targa estera di proprietà di società estere soggette a tassazioni più basse dell’Italia, con il costo di conducenti e carburante ridotti effettuino attività di trasporti continui in Italia violando così la concorrenza leale. “Non è stato facile accertare la violazione ma incrociando tutti i dati forniti dal tachigrafo digitale attraverso una specifica formazione degli operatori della polizia locale e attraverso un apposito programma assieme alla documentazione cartacea a bordo del veicolo si è potuta contestare l’infrazione” racconta il comandante Rudi Bagatto. “In più il veicolo veniva lanciato più volte a 100 km/h, quando la massima velocità che il veicolo può effettuare per la categoria del veicolo è pari a 80 km/h e pertanto al conducente sono state irrogate altre due sanzioni da 900 euro”.
Le sanzioni sono state pagate immediatamente dall’impresa per evitare il fermo provvisorio del veicolo presso il custode acquirente e, una volta pagate, il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo per tre mesi in Italia.
Qualche giorno fa, invece, D.G., 46enne rumeno senza fissa dimora, è stato denunciato a piede libero dalla Polizia Locale monfalconese per aver violato l’ordinanza del questore. Pizzicato plurime volte durante l’arco di qualche mese, da maggio a ottobre, aveva ricevuto già quattro daspo urbani che, in uno degli ultimi accertamenti, erano stati sommati anche ad alcuni precedenti che erano stati accertati a suo carico. Così il Questore di Gorizia ne aveva previsto l’allontanamento con un’apposita ordinanza. Il 9 ottobre, invece, il soggetto è stato ritrovato nuovamente in via Oberdan attorno a mezzogiorno ed è scattata la denuncia a piede libero.