Indispensabile, spesso ambito quando si tratta di prodotti di ultima generazione, ma fonte inesauribile di grattacapi.
Il telefono resta un accessorio irrinunciabile, ma con le compagnie telefoniche son spesso dolori. La parte debole è sempre e immancabilmente l’utente, almeno fino a quando non decide di farsi assistere per tutelare i suoi diritti.
Per fortuna c’è il Corecom, emanazione dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Diciamo per fortuna perché rappresenta l’unico argine efficace alle prepotenze degli operatori e all’invadenza dei call center, che insistono nell’abbagliare il malcapitato di turno con promesse spesso inattuabili, attirandolo con il miraggio del prezzo imbattibile.
Rapporto problematico
“Il rapporto tra utenti e compagnie resta problematico – ci ha confermato Giovanni Marzini, presidente del Corecom dallo scorso anno – ed è per questo che il Comitato organizzerà nei prossimi mesi una serie di incontri per spiegare ai cittadini come rapportarsi con le compagnie. L’obbiettivo è di renderli più preparati e limitare così l’insorgere di controversie. Nel 95 per cento dei casi ad avere ragione sono proprio gli utenti e il lavoro fatto dal Corecom in sede di conciliazione è molto apprezzato”.
Non è difficile capire perché il Comitato regionale di controllo sia oberato di lavoro (se avesse qualche persona in più sarebbe meglio, dato che è pesantemente sotto organico, mentre i cittadini che si rivolgono ai suoi sportelli crescono anno dopo anno). Gli episodi di ordinaria prepotenza non si contano, ma alcuni sono particolarmente ricorrenti: continua la pratica, tanto esecrabile quanto inarrestabile, dei contratti stipulati al telefono; i dati forniti dai call center a supporto dell’offerta sono spesso non veritieri (è accaduto anche a chi scrive); la qualità del servizio, soprattutto quando si parla di linee Adsl è a tratti imbarazzante e spesso la risposta dell’operatore è che il problema è dovuto all’impianto dell’utente, mentre è vero il contrario, soprattutto se si parla di centrali sempre più ingolfate e vecchie.
Super lavoro
Nel solo 2013, il Corecom del Fvg, secondo i dati forniti dal suo direttore Gabriella Di Blas, ha seguito 1.400 istanze, delle quali 1.167 concluse. L’accordo è stato trovato in 716 casi. Per altre 165 istanze è stato trovato l’accordo prima dell’udienza di conciliazione perché l’obbiettivo dichiarato è limitare al minimo livello possibile la conflittualità. Vale la pena di sottolineare che il servizio offerto dal Corecom, oltre che molto efficiente, è gratuito e davvero veloce.
Di fronte a bollette evidentemente gonfiate e a casi di disservizio prolungati, basta davvero poco per compilare uno dei moduli a disposizione sul sito del Corecom all’indirizzo www.corecomfvg.it, nella sezione contenziosi.
Call center all’arrembaggio: trappole on line
Contro l’invadenza dei call center che chiamano a ogni ora del giorno per proporre contratti telefonici (dite di no e basta, senza aggiungere altro) o forniture d’olio, mobili, vino e chissà quali altre merci, esisterebbe, in teoria, un antidoto. Si chiama Registro delle opposizioni gestito dal ministero delle Attività produttive. Molti iscritti continuano a essere subissati dalle chiamate.
Dichiarare di essere iscritti al registro a volte funziona: come per incanto l’operatore chiude la telefonata, ma ciò non toglie che qualcun altro, magari per conto della stessa compagnia (telefonica come è capitato a chi scrive) ritenti il giorno dopo. L’impressione è che uno strumento che potrebbe funzionare bene sia trascurato dalle autorità e che gli utenti restino terreno di conquista. Sarebbe ora che si adottassero provvedimenti molto chiari per frenare le scorribande dei call center.
Numeri
1.400 Istanze di conciliazione
Nel corso del 2013 sono state depositate al Corecom del Friuli Venezia Giulia ben 1.400 istanze che hanno riguardato contestazioni di vario genere, spesso causate da contratti stipulati al telefono o ai banchetti allestiti nei centri commerciali.
1.167 Istanze di conciliazione
Nel corso del 2013 sono state depositate al Corecom del Friuli Venezia Giulia ben 1.400 istanze che hanno riguardato contestazioni di vario genere, spesso causate da contratti stipulati al telefono o ai banchetti allestiti nei centri commerciali.
716 A giudizio
Se le parti non trovano l’accordo, si convoca l’udienza di conciliazione. Davanti agli esperti del Corecom si tenta un’ultima mediazione. Altrimenti si apre una fase più complessa.
95% Ha ragione l’utente
Nella stragrande maggioranza dei casi, a fronte di un’istanza di conciliazione, le pretese delle compagnie telefoniche risultano infondate o sono soggette a una decisa riduzione dell’ammontare richiesto.