Tenta di togliersi la vita ingerendo antidepressivi e liquore. Una cinquantenne è stata salvata dai carabinieri a Cividale, dopo la richiesta di aiuto della figlia della donna, ora ricoverata in terapia intensiva a Udine.
E’ stata la figlia, dopo aver sentito la madre al telefono in stato confusionale e temendo che volesse farla finita, a chiamare il 112 e attivare i soccorsi. I carabinieri sono arrivati in tempo: hanno trovato la donna in casa, riversa a terra. Quindi l’arrivo del personale del 118, la corsa in ambulanza fino al pronto soccorso di Udine e, dopo le prime cure, il ricovero in terapia intensiva.
E’ stata salvata così una cinquantenne che nella tarda mattinata di ieri ha tentato di togliersi la vita nel suo appartamento di Cividale del Friuli, ingerendo un pericoloso mix di antidepressivi e alcol.
Subito dopo la telefonata di allerta della figlia della donna, si sono attivati i carabinieri della compagnia della città ducale. Nell’appartamento è stata inviata una pattuglia della stazione di Torreano, quella più vicina e pronta a intervenire.
I militari, arrivati al condominio, non hanno ricevuto risposta dalla donna, ma hanno avvertito dei gemiti provenire dal secondo piano. Si sono arrampicati fino a raggiungere il balcone dell’appartamento. Sollevando la tapparella della porta finestra hanno visto la donna a terra. Hanno aperto l’infisso e l’hanno raggiunta, trovandola semi cosciente. Accanto a lei c’erano i blister vuoti di una settantina di pastiglie di antidepressivo e una bottiglia di liquore vuota.
I carabinieri hanno continuato a parlare con la cinquantenne, per tenerla cosciente, fino all’arrivo del 118, che ha provveduto alle prime cure e al trasferimento in ospedale. GUARDA IL VIDEO