Nella tarda serata di ieri, proveniente da Londra, è giunto all’aeroporto di Roma – Fiumicino, il latitante albanese condannato a 17 anni e mesi 10 di carcere per tentato omicidio. L’uomo è stato localizzato nel Regno Unito dagli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Pordenone, seguendo e ricostruendo i contatti di alcuni parenti.
I gravi fatti di sangue per cui era stato condannato risalgono alla notte tra il 9 e il 10 dicembre 2006, quando scoppiò un alterco fra due gruppi di albanesi nel parcheggio all’esterno della sala giochi Planet Bingo di Zoppola, con scambio di insulti e spintoni. Sembrava tutto finito lì, invece il cittadino albanese era tornato a casa e si era armato di un grosso coltello, con il quale era tornato al Planet Bingo dove, spalleggiato dai due fratelli, si era messo all’inseguimento dei tre connazionali del gruppo rivale, anche all’interno del locale, ferendoli con numerose coltellate.
Le vittime della ‘spedizione punitiva’ erano rimaste gravemente ferite, in particolare una, colpita all’addome. Dopo la violenta aggressione, l’uomo si era reso irreperibile e, due settimane dopo, aveva l’Italia, tornando in Albania. Da lì, temendo ritorsioni e vendette anche nei confronti della famiglia, si era spostato prima in Grecia e poi nel Regno Unito, usando documenti falsi e interrompendo i contatti con i propri familiari in Italia.
Imputato per tentato omicidio e rissa, era stato condannato in via definitiva e, nel 2017, era stato emesso a suo carico un Mandato di Arresto Europeo dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Trieste. A quel punto, la Squadra Mobile di Pordenone ha avviato le ricerche, scoprendo che si era nascosto a Edimburgo. Dopo il suo arresto a giugno 2019, ieri si sono completate le procedure per l’estradizione in Italia. Ora sconterà la pena nel carcere di Civitavecchia.