Continua ad aggravarsi il bilancio del terremoto che, questa notte, ha colpito i territori tra Lazio, Marche e Umbria. Al momento, stando ai dati riferiti dalla Protezione civile nazionale, le vittime sarebbero oltre cento, ma il numero è ancora provvisorio dal momento che in molti comuni si continua a scavare sotto le macerie con tutti i mezzi a disposizione.
Tra le zone più colpite ci sono i comuni di Amatrice e Accumoli, in provincia di Rieti, e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, che sono stati quasi completamente rasi al suolo. L’ultimo aggiornamento disponibile parla di 75 morti tra Amatrice e Accumoli, 24 sul territorio di Arquata e altri 30 a Pescara del Tronto, nelle Marche. Tra le vittime ci sono anche molti bambini.
La scossa più forte, di magnitudo 6, è avvenuta alle 3.36 con epicentro vicino Accumoli, a soli 4 chilometri di profondità; una seconda di magnitudo 5.4 è stata registrata alle 4.33 con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e ipocentro a 8,7 chilometri di profondità. Ma un’altra violenta scossa, di magnitudo 4.9, è stata avvertita nel primo pomeriggio scatenando il panico. Dai comuni più colpiti di Lazio, Umbria e Marche, continuano ad arrivare notizie di persone disperse o ancora sotto le macerie. E continua lo sciame sismico, con oltre un centinaio di sommovimenti registrati dai sismografi, molti dei quali di magnitudo pari a 2.
In Umbria non si segnalano danni, ma solo tanta paura. La gente è scesa in strada. Il sisma ha risparmiato Assisi, dove sono in corso le verifiche, ma pare non ci siano state conseguenze per le Basiliche di San Francesco.
Numero di emergenza
È attivo dalle 15, grazie al protocollo d’intesa esistente tra Dipartimento della Protezione Civile e operatori di telefonia fissa e mobile, il numero solidale 45500 a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto che ha interessato stanotte il centro Italia. Grazie agli operatori Tim, Vodafone, Tre, Fastweb, Coopvoce, Wind e Infostrada, è possibile donare due euro inviando un sms solidale o effettuando una chiamata da rete fissa al 45500.
I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione Civile che provvederà a destinarle alle regioni colpite dal sisma.