Aveva preso di mira la vicina di casa per i rumori notturni, minacciandola a più riprese anche di morte e di gettarle addosso l’acido.
Per questo un 57enne udinese, accusato di stalking, è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Udine a un anno e sei mesi di reclusione, tre mesi in meno rispetto alle richieste del Pm, e a un risarcimento di 8mila euro.
E’ finita così la vicenda cominciata nel 2018 a Udine nelle case Ater nel quartiere Aurora. Secondo la ricostruzione fatta dal Pm nella requisitoria, tutto cominciò quando l’uomo, infastidito da un trapano, bussò alla porta dell’inquilina del piano di sopra, una 63enne originaria della Bosnia, lamentandosi del rumore e minacciandola.
Il 57enne la minacciò nuovamente in altre occasioni. L’ultima nel giugno 2021, quando bussò alla sua porta e, visto che non apriva, sbattè ripetutamente a terra una mazza da baseball. Una situazione che terrorizzò la vittima, rappresentata dall’avvocato Samantha Zuccato, e la portò a chiedere e a ottenere dall’Ater un cambio di abitazione.
“Tutto si è svolto – commenta il difensore, l’avvocato Sara Frattolin – all’interno di rapporti molto tesi in ambito condominiale. A nostro avviso lo stalking era insussistente e per questo avevamo chiesto l’assoluzione o la riqualificazione del reato in minacce. Valuteremo il ricorso in appello”.