Nella notte fra sabato 29 e domenica 30 marzo cambia l’ora. Torna quella legale come tutte le estati e le lancette dell’orologio andranno spostate un’ora avanti, dunque si dorme un’ora in meno.
L’ora legale rimarrà in vigore fino alla fine di ottobre, quando rientrerà in vigore quella solare, nella notte fra sabato 25 e domenica 26 ottobre.
Tutto ciò in ottemperanza alla direttiva dell’Unione Europea che sottolinea i vantaggi dovuti al risparmio di energia elettrica frutto dello sfruttamento delle ore in più di luce. Fin qui le certezze.
Sempre attuale e vivace, invece, il dibattito relativo all’effettivo risparmio energetico che vede contrapposti i sostenitori dell’ora legale e i detrattori, che contestano l’effettiva utilità del provvedimento.
Alcune ricerche oltreoceano stimano che i consumi di energia elettrica saranno ridotti di 645 milioni di KWh, ma questi dati non convincono tutti.
Al di là delle opinioni, in Italia l’ora legale è stata introdotta nel 1916 e abbandonata dal 1920 al 1940, anno in cui è stata definitivamente reintrodotta. Nel 1996, infine, l’ora legale è stata protratta fino al mese di ottobre.
L’anno scorso, in sette mesi, sono stati risparmiati 102 milioni di euro mentre i consumi di elettricità sono stati inferiori di 613 kilowattora.