Tragedia questa notte a Gorizia. Intorno alle 4 è crollata una palazzina nella centralissima via XX Settembre, al civico 72. Dalle macerie dell’edificio sono stati estratti, intorno alle 9, i corpi senza vita di due persone. Si tratta della coppia che viveva al primo piano dello stabile. Le vittime sono Sabrina Trapani, goriziana classe 1976, e il compagno Miha Ursic, cittadino sloveno del 1974.
Poco dopo le 13.30, invece, è stato recuperato anche il cavadere del terzo inquilino dell’edificio, Fabrizio Facchettin, disabile di 50 anni, che viveva al piano terra. Le ricerche erano proseguite incessantemente per tutta la mattinata, utilizzando anche l’escavatore per spostare le macerie.
Massiccio lo spiegamento di vigili del fuoco e soccorritori. La strada è stata chiusa per consentire le operazioni e per garantire la sicurezza. Gli abitanti della zona sono stati svegliati dalla violenta deflagrazione. Qualcuno ha pensato che si trattasse di una scossa di terremoto. In tutta l’area si è chiaramente percepito odore di metano, rimasto a lungo nell’aria.
Stando alle prime ricostruzioni, infatti, a provocare lo scoppio sarebbe stata una fuga di gas nella zona del solaio, che ha completamente sventrato la struttura, di due piani, suddivisa in tre appartamenti. In uno viveva Facchettin, nell’altro la coppia trovata senza vita. Il terzo, invece, in questo periodo era vuoto.
Sul posto hanno incessantemente operato otto squadre dei vigili del fuoco in arrivo da Gorizia, Udine, Trieste e Pordenone, oltre alle unità cinofile dei pompieri, al personale del 118, ai Carabinieri, alla Polizia locale e agli uomini della Protezione civile. Presente anche il procuratore Massimo Lia che sta seguendo tutte le attività. “Sulle cause del crollo della palazzina è prematuro fare qualsiasi ipotesi. Gli unici dati obiettivi che abbiamo è che verosimilmente si è trattato di un’esplosione”, ha detto il procuratore Lia, annunciando l’apertura un fascicolo per omicidio colposo plurimo e disastro colposo. “Dobbiamo verificare se l’esplosione sia stata causata da una fuga di gas oppure se la tubatura di gas si sia rotta a seguito del crollo, per altre ragioni, della palazzina”. Spetterà quindi alla perizia tecnica stabilire l’esatta dinamica della tragedia.
Secondo quanto hanno riferito alcuni testimoni, proprio nei pressi dell’edificio, sulla strada, di recente era stato compiuto un intervento che avrebbe riguardato condutture del gas.
Le altre abitazioni non hanno subito danni, ma saranno effettuati gli opportuni sopralluoghi per accertare la piena agibilità. Sembra che nell’esplosione siano rimaste gravemente danneggiate anche delle auto.
Dopo aver recuperato il terzo disperso, proseguono ora le operazioni di messa in sicurezza.
“E’ stato un risveglio molto brusco” ha detto il vicesindaco Stefano Ceretta. “Intanto ringraziamo tutte le persone impegnate sul posto per i soccorsi. Questa tragedia colpisce direttamente tutta la città. Sono qui da questa mattina con una grandissima tristezza nel cuore, in attesa di capire le cause di quanto accaduto”.
“Sto rientrando dalle ferie all’estero per seguire da vicino la tragedia che si è verificata questa notte in viale XX Settembre e che, purtroppo, ha provocato delle vittime”, ha scritto il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna su Facebook. “Sono molto colpito da quanto è accaduto, come tutta la città. Non potevo rimanere lontano in un momento come questo. Ringrazio sentitamente i Vigili del fuoco, la Protezione civile, le forze dell’ordine e il 118”.
Non appena rientrato in città, Ziberna ha proclamato il lutto cittadino. “E’ un dramma immenso per la nostra comunità – le parole del primo cittadino – mi sono recato personalmente sul luogo del disastro per testimoniare il ringraziamento della città ai soccorritori. Le forze dell’ordine stanno cercando di accertare le cause, che al momento appaiono ancora ignote”.
“E’ stata confermata la piena tenuta dell’impianto di distribuzione del metano”, ha aggiunto il sindaco. “I lavori di ristrutturazione dell’immobile, eseguiti due anni fa, non hanno riguardato le condutture. Per questa ragione i sospetti si stanno concentrando su delle bombole di gpl: alcuni vigili del fuoco sono stati calati sul retro dell’immobile per cercare di appurare cosa possa essere accaduto”. Il Comune ha messo a disposizione della Procura un deposito dove saranno portati tutti gli oggetti che potrebbero risultare determinanti per l’inchiesta.