Corsa contro il tempo: o entro domani alle 17 arrivano le ‘carte’ da Catanzaro, o il povero cane finirà ‘dietro le sbarre’. Detta così, sembra la sceneggiatura di un film hollywoodiano. E, invece, è capitato oggi a Udine. La vicenda riguarda un cane di 8 anni che la signora Ilenia Moroso ha fatto arrivare due settimane fa dalla Calabria per farlo adottare.
“Il problema – spiega la signora – è che, non avendo spazio in casa, ho affidato temporaneamente la bestiola a una volontaria disposta a ospitarla a casa sua. Oggi, però, la ragazza è uscita dall’abitazione e il cane, forse per seguirla, ha scavalcato il cancello. Lei si è accorta di quanto successo e ha cercato l’animale, ma non lo ha trovato. Alla fine, ha telefonato al canile e le è stato detto che era stato ‘acchiappato’ e portato in via Gonars”.
Tutto bene, dunque? Nemmeno per sogno. Perché il cane si è scontrato con la solita burocrazia italiana. “Nonostante io abbia portato – continua Ilenia Moroso – i documenti della bestiola e abbia comunicato il numero di microchip, mi è stato detto che mancava il passaggio di proprietà (stando la mia esperienza, possono trascorrere anche 2 mesi prima che venga prodotto) e che, senza questo, l’esemplare doveva restare ‘dietro le sbarre’. Solo grazie all’intervento dei carabinieri sono riuscita a entrare nella struttura e a parlare con il veterinario. Questi ha acconsentito a consegnarmi il cane per questa notte (vorrei evitare che l’animale subisca nuovi traumi tornando in canile) dietro presentazione di un’autocertificazione. Ma se per domani, entro le 17, non riuscirò a portare il passaggio di proprietà, la bestiola dovrà ritornare in gabbia. Spero di riuscirci”. Tutto corretto, tutto legale, ma la vicenda ha tanto il sapore di un labirinto ‘di carta’.
4 marzo 2013