“Udine ancora vittima dell’ingiusta distribuzione delle risorse che favorisce Trieste. E’ sulla disparità di trattamento che penalizza sempre il Friuli come nel caso dei fondi per il servizio di autobus e corriere, che i sindacati friulani dovrebbero mobilitarsi anziché reclamare per tagli alle corse, tagli imposti a tutti, nella stessa misura, dalla riduzione dei trasferimenti ed effettuati salvaguardando i servizi essenziali”.
Il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini richiama le forze sindacali a scendere in campo nei confronti della Regione Fvg per rivendicare un trattamento più equo per quel che riguarda l’assegnazione delle risorse per le corse di autobus e corriere.
«Com’è possibile che sul territorio della Provincia di Udine (quasi 5 mila chilometri quadrati, 540 mila abitanti) il chilometraggio che autobus e corriere compiono (16 milioni 180 mila km) e per il quale vengono assegnati i trasferimenti regionali, sia di gran lunga inferiore a quanto previsto per Trieste (211 chilometri quadrati e 236 mila abitanti) dove il servizio prevede addirittura 19 milioni 452 mila chilometri di corse? – si chiede Fontanini -.
Com’è stata pensata questa suddivisione? E’ un’assurdità – prosegue il presidente – che una città dove il servizio è prevalentemente urbano ottenga di più di un territorio provinciale come il nostro di gran lunga più vasto da servire e dove è previsto sia un servizio urbano e uno periferico molto esteso, dalla montagna al mare comprendo anche le fasce intermedie.
La discrepanza è evidente già nei numeri dei territori, delle risorse assegnate (47 milioni a Trieste contro i 39 di Udine) e degli stanziamenti per abitante (200 euro per Trieste, 73 euro per Udine) o per chilometro quadrato (224 mila 411 euro a Trieste, contro gli 8 mila 61 di Udine)”.
E’ necessario superare questo distinguo “che – evidenzia Fontanini – è la vera causa dei sacrifici pesanti che ancora una volta la Provincia di Udine deve subire. Se l’assegnazione dei chilometri e quindi delle risorse fosse stata corrispondente alle reali esigenze ovvero si basasse su popolazione e territorio servito, la rimodulazione delle corse che partirà da lunedì prossimo, 4 febbraio, sarebbe stata meno pesante.
Udine quindi è stata doppiamente penalizzata: costretta ad amministrare con molte meno risorse rispetto a Trieste cercando di garantire un servizio ottimale, ora deve nuovamente rivedere il servizio per effetto di ulteriori tagli che avrebbero almeno potuto essere diversificati per zone e in base all’utenza servita”.
Fontanini conclude con un monito a tutti i friulani: “Il Friuli deve mobilitarsi contro questi continui favoritismi a Trieste che non riguardano solo il tpl. Dobbiamo alzare la voce ed essere uniti nel rivendicare quanto ci spetta”.
30 gennaio 2013