Tre anni fa, martedì 14 agosto 2018, poco dopo le 11.30, crollava il ponte Morandi, a Genova. Quarantatrè le vittime di una tragedia evitabile e che ha interessato un manufatto lungo un chilometro e inaugurato nel lontano 1967.
Il crollo ha inghiottito auto e camion in transito, facendoli precipitare nel torrente Polcevera, schiacciati tra le macerie del manufatto in cemento.
Tra i pochi feriti scampati alla morte, anche una coppia di Trieste, l’agente immobiliare di 41 anni originaria di Lanciano Rita Giancristofaro, e Federico Cerne, fisioterapista dell’Alma Basket di Trieste. Il 3 agosto 2020 è stato inaugurato il nuovo ponte Genova San Giorgio alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del premier di allora Giuseppe Conte.
“A tre anni dalla caduta del Ponte Morandi, voglio esprimere la più sentita vicinanza del Governo e mia ai familiari delle 43 vittime, a tutti i feriti, e a chi ancora oggi soffre le conseguenze di quel trauma”. Il messaggio del Presidente del Consiglio Draghi in occasione del terzo anniversario dal crollo del Ponte Morandi a Genova.
La tragedia del Ponte #Morandi è una ferita aperta nel cuore dell’Italia. Un commosso pensiero ai familiari delle 43 vittime e ai sopravvissuti, un abbraccio grande alla città di #Genova. pic.twitter.com/v8MwQ1RyvL
— Debora Serracchiani (@serracchiani) August 14, 2021
Un viadotto inaugurato da Saragat nel 1967
Progettato dall’ingegnere Riccardo Morandi, il viadotto fu costruito tra il 1963 e il 1967 dalla Società Italiana per Condotte d’Acqua. È noto come “Ponte delle Condotte” dalla società che lo costruì, ma anche “Ponte di Brooklyn” per una forma che richiama molto vagamente il celebre ponte americano. Ha una lunghezza di 1.182 metri, un’altezza al piano stradale di 45 metri e 3 piloni in cemento armato che raggiungono i 90 metri di altezza; la luce massima è di 210 metri. Venne edificato con una struttura mista: cemento armato precompresso per l’impalcato e cemento armato ordinario per le torri e le pile. Il ponte venne inaugurato il 4 settembre 1967 alla presenza del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat.
Il nuovo ponte
Il nuovo ponte Morandi, progettato dall’architetto Renzo Piano, poggia su fondamenta friulane grazie alla I.CO.P. Spa, che ha partecipato alla ricostruzione del nuovo viadotto di Genova inserendosi nella cordata pubblico-privata formata da Fincantieri, Salini Impregilo e Italferr (in qualità di realizzatore del progetto) che ha ottenuto l’affidamento del cantiere.
Un’opera strategica per il capoluogo ligure, inaugurata dopo il lockdown e ricostruita a tempo di record.
Interamente realizzato in acciaio, con impalcato collaborante in calcestruzzo armato, poggia su pile fondate su pali trivellati di profondità fino a 50 metri e diametro 1500 mm. Il ponte è composto da 18 pile e 2 spalle e si sviluppa nella direttrice est-ovest.