Oltre 6mila persone hanno aderito alla manifestazione antirazzista ‘People – Prima le persone Fvg’, che ha colorato il cuore di Trieste. Il corteo è partito alle 15.30 da largo Barriera e ha sfilato fino in piazza Unità d’Italia, tra canti, balli e con tante famiglie con bambini. Prima della manifestazione, gli organizzatori – Rete per i Diritti, l’Accoglienza e la Solidarietà internazionale (Dasi) e il Centro Balducci di Zugliano – avevano pubblicato un appello, sottoscritto da molte altre associazioni, ma anche da varie amministrazioni locali, oltre che dal Pd Fvg, volto a rimettere al centro le persone e l’ambiente nel quale viviamo, contro la politica della paura e dell’odio e il pensiero negativo e disumano della discriminazione, che punta a creare cittadini di serie A e di serie B.
“L’Italia”, si legge nel messaggio, “è, invece, il Paese dai mille gesti concreti di accoglienza, che non si gira dall’altra parte, non si vanta di aver chiuso i porti rimandando nei lager libici i migranti, non ci sta a scambiare il proprio presunto benessere con migliaia di persone morte nel Mediterraneo. L’Italia è il Paese che denuncia e si attiva contro la chiusura delle frontiere della nuova rotta balcanica ed è spaventato dall’abisso di volgare e pericolosissimo razzismo in cui ci si vuole precipitare. Per noi i nemici sono l’indifferenza, la diseguaglianza, lo sfruttamento, la condizione di precarietà”.
“Vogliamo inclusione, pari opportunità e una democrazia reale per un Paese senza discriminazioni, senza muri, senza barriere. Casa, scuola, lavoro/reddito e salute sono le basi di vita da assicurare universalmente: questi sono gli ideali, i progetti, l’etica dei diritti umani per tutte e tutti. Perché crediamo che la buona politica debba essere fondata sull’affermazione dei diritti umani, sociali e civili. Perché – si legge ancora – pensiamo che le differenze non debbano mai diventare un’occasione per individuare persone da segregare, nemici da perseguire o individui da emarginare. Noi che viviamo in una regione che vuol fare della convivenza, delle diversità linguistiche e culturali, la propria bandiera, siamo antirazzisti e antifascisti. E siamo convinti che le differenze siano un valore e una ricchezza. Perché ciascuna e ciascuno di noi è prima di tutto persona. Restiamo umani!”.