“Persone all’addiaccio sul territorio comunale e, ancora una volta, si lavora in emergenza su un problema ormai strutturale: quello dei costanti arrivi dalla rotta balcanica”. L’allarme arriva dal Sindaco di Gradisca d’Isonzo, Linda Tomasinsig, dopo l’incontro con il Prefetto di Gorizia, Raffaele Ricciardi.
Dalla riunione è emerso che le persone presenti sul territorio sono richiedenti asilo già fotosegnalati con il diritto di essere inseriti nel sistema di accoglienza, di cui fa parte anche il Cara. All’aumento degli arrivi nell’ex provincia di Gorizia (più di 2.000 da inizio anno) si è negli ultimi mesi aggiunto il fenomeno dell’accesso dei richiedenti direttamente alla caserma dei Carabinieri di Gradisca per l’espletamento delle pratiche, anche nelle ore notturne, con punte di oltre cento migranti nel mese di agosto, richiedendo uno sforzo ulteriore al personale impegnato nelle lunghe operazioni di riconoscimento.
“Questa situazione di costanti arrivi – continua il Sindaco – determina ancora una volta il sovraffollamento del Cara, che attualmente conta oltre 650 persone e l’aggiunta di diverse tende per far fronte alla situazione. Il sovraffollamento della struttura peraltro non basta, viste le diverse segnalazioni ricevute in merito a persone che dormono all’addiaccio con relative situazioni di degrado. Ricordiamo che l’Amministrazione ha ribadito in ogni sede la contrarietà alla accoglienza nei grandi centri come il Cara/Cpr e la necessità della sua chiusura, soprattutto per i problemi di tenuta del tessuto sociale che, infatti, si ripetono periodicamente ogniqualvolta l’aumentare degli arrivi mette in crisi il sistema. Questo succede sotto qualsiasi Governo, con un approccio emergenziale del tutto inadeguato ad assicurare un’accoglienza dignitosa e la sicurezza ai cittadini”.
“L’Amministrazione comunale, nelle scorse settimane, ha rappresentato con forza la necessità di alleggerire il Cara, cosa che è avvenuta con diversi trasferimenti in altre regioni. Abbiamo chiesto al Prefetto Ricciardi, con il quale abbiamo sempre lavorato in sinergia, di adoperarsi per trovare altri posti per le persone all’addiaccio e ci ha assicurato la collaborazione per risolvere il problema anche se ha evidenziato la difficoltà nel trovare disponibilità”.
Il sindaco auspica una maggiore sensibilità in tal senso, augurandosi che altre Amministrazioni comunali dell’Isontino si rendano disponibili a sopportare un carico che, finora, è stato solo del comune di Gradisca. “Abbiamo ricevuto rassicurazione dal Prefetto – conclude Tomasinsig – che la situazione a Gradisca è attentamente e costantemente monitorata e che, attualmente, le persone senza accoglienza sul territorio sono in numero esiguo. Proprio in questi giorni si sta trovando una soluzione per loro, grazie ai trasferimenti verso altre strutture. Chiediamo ai nostri concittadini di capire la gravità e le dimensioni del problema che non possono essere affrontate con le sole forze del Comune di Gradisca, che non ha nemmeno competenza sull’immigrazione, ma richiedono l’intervento di tutte le forze dello Stato presenti sul territorio e anche della Regione, alla quale si chiede con forza di intervenire a sostegno dell’amministrazione gradiscana”.
“Le segnalazioni dei nostri concittadini sono importanti e meritano la massima attenzione. Si aggiungono alle situazioni che noi rileviamo direttamente. Ricordiamo, però, l’importanza di passare per i canali ufficiali; per la prima tipologia di problema, le segnalazioni vanno inviate alle forze dell’ordine, attraverso il numero unico delle emergenze, il 112, oppure alla locale caserma dei Carabinieri, soprattutto se riguardano proprietà private. La seconda tipologia di segnalazione, che già ora è seguita attentamente, è importante che arrivi all’Amministrazione comunale utilizzando l’indirizzo [email protected]”.