“Chiediamo con forza che ci siano più controlli. Non è possibile che un dipendente di una banca possa per diversi anni intascarsi o dirottare su altri conti i depositi della clientela, in violazione della normativa antiriciclaggio”. Barbara Puschiasis, presidente di Federconsumatori del Friuli Venezia Giulia, conosce bene il caso di Tolmezzo, perché nei primi mesi dell’anno diversi clienti della consulente della filiale Ubi, indagata assieme al marito per truffa e riciclaggio, avevano segnalato all’associazione anomalie sui propri conti correnti.
“La donna – riferisce Puschiasis – aveva rapporti molto amichevoli con i clienti, che si fidavano di lei. E’ capitato che durante gli incontri nel suo ufficio, all’interno della banca, la consulente abbia comunicato ai correntisti che il loro investimento avesse prodotto degli interessi. Li avrebbe, quindi, invitati a prelevare la relativa somma in contanti direttamente dallo sportello, facendosela poi consegnare, dicendo che l’avrebbe reinvestita”.
“Stiamo parlando – rimarca Puschiasis – di cifre considerevoli e di una condotta durata anni. Com’è possibile che sia riuscita a bypassare tutti i controlli? A Tolmezzo si torna a parlare di risparmio tradito. Ormai i consumatori non sanno davvero più dove mettere al sicuro i propri soldi. Non possiamo generalizzare, certamente, ma scandali come questo continuano a ripetersi e ciò non fa che accrescere la sfiducia dei cittadini nei confronti del sistema del credito”.
Puschiasis conclude con un consiglio: “Il consumatore deve essere attentissimo ad ogni operazione che coinvolga la gestione del proprio patrimonio. E’ fondamentale verificare costantemente gli estratti conto inviati a casa dalle banche”.