E’ finita in Germania a Lipsia, sulla corsia d’emergenza dell’autostrada A9 all’altezza di Bad Dürrenberg, la fuga del 22enne Filippo Turetta, accusato della morte dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. Ieri sera la polizia tedesca lo ha individuato e tratto in arresto. Al momento, il giovane si trova in stato di fermo in attesa di comparire davanti al giudice per la convalida dell’arresto.
La Gran Punto nera di Turetta è stata segnalata in panne e a fari spenti ieri sera poco dopo le 22. La polizia di Halle an der Saale, in Sassonia Anhalt, ha raggiunto il veicolo, rimasto senza carburante, e trovato Turetta a bordo. Dai controlli è emerso che contro di lui era stato spiccato un mandato di arresto europeo dalla Procura di Venezia. Il giovane, apparso stanco e rassegnato, non ha opposto resistenza.
Prima che il ragazzo possa tornare in Italia, si dovranno attendere i tempi tecnici per l’estradizione. La Germania dovrà decidere entro 60 giorni dall’arresto, ma se Turetta accosentisse alla consegna, i giorni si ridurrebbero a 10. L’inchiesta sull’omicidio resterà in capo alla Procura di Venezia, poiché il primo reato contestato, il sequestro di persona, è accaduto nel suo territorio di competenza.
Il fermo del giovane è avvenuto a 12 ore dal ritrovamento del corpo della ragazza nella zona del Lago di Barcis, in fondo a un canalone a fianco di una strada che porta a Piancavallo. Stando ai primi accertamenti, Giulia è stata colpita da una ventina di coltellate al collo e alla testa, dalle quali ha cercato di difendersi. Poi, a decesso avvenuto, verso le 3 del 12 novembre – poche ore dopo la scomparsa della ragazza – Turetta ha portato in spalla il corpo per 50 metri nella scarpata in Val Caltea e l’ha deposto accanto a un masso. Su Giulia il medico legale non ha trovato segni di caduta, di trascinamento o di rotolamento.
Stamattina i Ris di Parma sono tornati il Val Caltea, dove sono rimasti fino alle 13 e hanno raccolto alcuni reperti vicino alla roccia. A confermare la ricostruzione sarà l’autopsia sul corpo di Giulia, che potrebbe essere eseguita già domani. GUARDA IL VIDEO