Questa mattina, il personale della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Pordenone ha emesso nei confronti di un 26enne cittadino albanese, residente in città, il provvedimento disposto dal questore Marco Odorisio di divieto di accesso per anni due nei pubblici esercizi del centro città (piazza XX Settembre, piazzetta Cavour, via Mazzini, corso Vittorio Emanuele e corso Garibaldi).
La misura è scattata dopo che, nella notte, verso le 2, il titolare di un bar in via Mazzini ha chiamato il 112 perchè il 26enne, ubriaco, lo aveva pesantemente minacciato, tentando di aggredirlo, dopo che si era rifiutato di vendergli una bottiglia di liquore. Prontamente è intervenuto un equipaggio della Squadra Volante, che ha bloccato e identificato il giovane, già noto e gravato da precedenti di polizia, che ha oltraggiato anche gli agenti.
Portato in Questura, sono emersi precedenti per lesioni personali, furto aggravato e ubriachezza; nell’ottobre 2018 era stato condannato in via definitiva anche per oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità, reati commessi sempre all’interno di un bar nella centralissima piazza XX Settembre. Da qui, la decisione del questore, motivata dal pericolo sociale.
Sul punto Odorisio sottolinea “il positivo comportamento del titolare del locale che ha subito allertato le forze dell’ordine, consentendo un tempestivo intervento delle pattuglie, evitando che la situazione potesse degenerare. La tempestiva chiamata ha messo in condizioni l’Autorità Amministrativa di poter applicare quanto previsto dal Decreto Legge n. 14/2017 (“promozione della sicurezza integrata e della sicurezza urbana”), che punta a preservare le aree cittadine e urbane, per garantire una serena e pacifica vivibilità a favore di tutti ma anche e soprattutto nell’interesse degli stessi gestori di pubblici esercizi in un ottica di reciproca collaborazione”.