Ha lasciato attonita l’intera città, l’omicidio di Silvia Gobbato, 28 anni di San Michele al Tagliamento, la giovane trovata morta poco dopo le 13 di martedì, ai margini di un sentiero che fa parte dell’ippovia a Pagnacco, vicino al Parco del Cormor.
Ris al lavoro sul luogo del delitto
I carabinieri, fin dall’arrivo sul posto hanno provveduto a transennare e isolare la scena del crimine, ora al vaglio dei militari dei Ris, giunti in Friuli da Parma, per isolare e analizzare le tracce lasciate dall’assassino.
Il corpo senza vita di Silvia Gobbato è stato trovato nascosto tra la boscaglia che costeggia la lunga strada sterrata, che porta da Plaino a Buja. La zona, vicina al parco del Cormor, è molto frequentata dagli amanti dello sport e, come spesso accadeva, Silvia era andata a correre in compagnia del collega Giorgio Ortis, figlio dell’avvocato, ed ex candidato sindaco di Udine, titolare dello studio legale dove entrambi i giovani erano praticanti.
Dinamica di un delitto
Gobbato e Ortis, però, a un certo punto del percorso si sono separati, con l’idea di ritrovarsi in un punto prestabilito, più avanti lungo la via. Non vedendola arrivare, dopo qualche minuto, Ortis è tornato indietro. E’ in questo tragitto che, stando a quanto raccontato agli investigatori, Ortis ha incrociato un passante che, sconvolto, ha raccontato di aver trovato il cadavere di una ragazza.
Attirato dal cellulare, lasciato a terra in mezzo alla strada, e da alcune vistose macchie di sangue sulla ghiaia, il passante ha scorto il cadavere di Silvia Gobbato, seminascosto tra la boscaglia.
Sul corpo della vittima i segni dell’aggressione, numerosi fendenti causati da un coltello dalla lama lunga, con cui è stata colpita all’addome e al dorso una dozzina di volte. L’arma del delitto non è stata ancora ritrovata e i militari la stanno cercando, perlustrando l’area vicina al luogo del delitto.
La ragazza sarebbe stata uccisa sul vialetto sterrato e quindi trascinata nella boscaglia, per qualche metro, come se l’assassino volesse nascondere il cadavere.
Interrogatori in caserma
Ortis, l’amico della vittima, e il passante, che per primo ha trovato il cadavere della giovane, sono sotto interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Udine.
Silvia Gobbato, nata nel 1985 in provincia di venezia, lavorava da tre anni come praticante nello Studio legale associato Biancareddu-Ortis, a Udine e aveva da poco superato la prova scritta per ottenere l’abilitazione professionale. Si era anche candidata alle ultime elezioni amministrative del suo comune in una lista civica. Viveva nel capoluogo friulano da sola.