Forse poco appetibili, forse troppo costose. Sta di fatto che nessuno ha fatto offerte per le 133 bottiglie sequestrate il 3 agosto al Caffè Contarena per conto del Comune di Udine come riscossione crediti. Le bottiglie sono state messe all’incanto questa mattina a un prezzo base di 3mila euro, ma l’asta è andata deserta. Il lotto sarà riproposto tra una settimana a un prezzo base dimezzato.
Questo è solo uno dei fronti della guerra tra municipio e la società Spritz Time che gestisce lo storico locale. Un altro fronte riguarda una vertenza civile con la quale la Spritz Time ha chiesto a Palazzo d’Aronco i danni subiti per una chiusura forzata nel 2019. La chiusura fu necessaria per la messa a norma dell’impianto elettrico. Il 3 ottobre, il giudice del Tribunale di Udine Francesco Venier ha disposto una perizia per quantificare i danni.
Per fine ottobre, poi, è attesa la sentenza del Consiglio di Stato sullo sgombero del locale e la rescissione del contratto ordinati dal Comune a causa degli affitti non pagati. In prima battuta, il Tar del Friuli Venezia Giulia aveva dato ragione al municipio e la società era ricorsa al massimo giudice amministrativo.