Il commercio udinese piange la scomparsa, a 84 anni, di Lorenzo Vendrame, decano della categoria, conosciuto e stimato in città, ma non solo, per la sua professionalità e cortesia. I funerali – fa sapere la famiglia – si svolgeranno in forma strettamente privata.
Per rendere omaggio alla ‘sua’ città e a tanti suoi protagonisti, molti dei quali dimenticati, Renzo Vendrame aveva dato alle stampe qualche tempo fa ‘La mia Udine. Ricordi, luoghi, immagini, aneddoti di un tempo che fu’, un libro nel quale aveva ripercorso la storia della ‘capitale del Friuli’, dalle mitiche gare al Moretti ai gelati delle ‘sorelle del gas’ di via Caneva, passando per le bancarelle di piazza San Giacomo e le prime vacanze a Lignano o sulle nostre montagne.
Grazie all’esperienza maturata dal suo particolare punto di vista, quello dell’agente di commercio prima e del piccolo imprenditore poi, Vendrame aveva fatto rivivere tra le pagine nomi, insegne, vite e mondi di una città, la Udine del dopoguerra, fortemente vocata al commercio e al terziario, ripercorrendo la ‘mappa’ dei negozi e dei locali punto di riferimento per molti udinesi, ma non solo.
Il capoluogo, infatti, era in qualche modo una ‘città bottegaia’, come ricorda il giornalista e amico Toni Capuozzo nella sua prefazione al libro, “e lì stava il suo essere cuore di una regione grande e anche la sua fragilità, una volta fossero arrivati i centri commerciali”.
Ma non poteva mancare il ‘balon’, con le storie bianconere vissute in prima persona, grazie anche al ruolo del papà Fausto, anche lui agente di commercio dal primo dopoguerra, nonché segretario dell’Udinese dal 1936 al ’49 e poi ispettore amministrativo per la Federcalcio. Pagine piene di ricordi dei tanti campioni che hanno incendiato i tifosi, ma anche di momenti bui, come quelli della stagione 1953. Tanti aneddoti e curiosità raccolti nel corso della sua vita e affidati ora alle nuove generazioni di udinesi.