Trascorsi i 15 giorni dalla sentenza del Tar Fvg, che ha dato ragione al Comune di Udine nei confronti dell’attuale gestore dell’attività, questa mattina la Polizia locale si è presentata al Contarena, con l’obiettivo di fare un inventario dei beni.
L’Amministrazione Fontanini punta ad avviare quanto prima un bando per affidare a una nuova gestione il prestigioso locale, situato proprio al piano terra di Palazzo D’Aronco.
Prima di procedere alla restituzione delle chiavi, però, si attenderà l’esito del ricorso presentato dalla società Spritz Time S.r.l. al Consiglio di Stato, che dovrebbe esprimersi nei prossimi giorni in merito alla richiesta di sospensiva.
“La nostra gestione ha rilevato la società Spritz Time a inizio 2018, dopo aver avuto rassicurazioni che avrebbe potuto attuare quanto era stato proposto nel bando e accettato dal Comune di Udine, e cioè rinnovare un locale che non aveva più niente a norma ed era in totale decadenza con spese a totale carico della proprietà”, precisano i gestori del Contarena. “L’atto ricognitivo presentava un meno 263.799 euro nei conteggi quando siamo entrati e abbiamo firmato con il Comune di Udine ad agosto 2018. A oggi, i canoni scaduti da quando noi abbiamo firmato il contratto con il Comune sono di 89.670 euro, già comprensivi di iva. I soldi da noi messi da quando siamo entrati per attrezzature, manutenzioni straordinarie e arredi, ammontano a oltre 200.000 euro”.
“I danni che ci ha procurato il Comune di Udine per la chiusura forzata del locale per il rifacimento di un impianto elettrico non a norma di legge e pericoloso, arrivano a circa 300.000 euro. Ci siamo sempre pagati le bollette di corrente e acqua per un costo di circa 8.000 euro al mese, malgrado il bando li prevedesse a carico del Comune e poi ripartiti nelle spese di gestione. Questa amministrazione, malgrado fornissimo un servizio di apertura di 365 giorni all’anno e stessimo rinnovando i locali che avrebbero dovuto essere il biglietto da visita della città, per interessi personali ha preferito farci la guerra con i soldi pubblici, invece di applicare lo stesso metodo riservato agli altri”, denunciano ancora da Spritz Time.
“Questi numeri sono oggettivi e dimostrabili e molti emergono anche dalle stesse comunicazioni del Comune di Udine ai media, senza dimenticare che, oltretutto, sono numeri raggiunti con due anni di pandemia in corso. Cosa succederà al Contarena? Se si dovesse fare come per altri locali aperti sotto questa amministrazione, utilizzeranno soldi pubblici per rinnovarli che poi saranno scalati dai soldi che il Comune dovrebbe incassare in affitti”.
“Quindi – si chiedono i gestori – perché per la Spritz Time srl questo non è stato fatto? Oggi non ci sarebbe nessun tipo di problema e qualunque nuova gestione sarebbe partita da zero. Noi, invece, ci eravamo caricati un debito vecchio e stavamo investendo e pagando tutto, ma evidentemente gli interessi personali di qualche persona sono andati oltre gli interessi pubblici. Oltretutto sia il Tar Fvg (punto 12.3 della sentenza) sia il Tribunale civile, hanno appurato che Spritz Time srl è creditore del Comune di Udine di un importo che andrà determinato in sede di causa civile, pertanto il comportamento dell’amministrazione alla luce dei fatti è ancora più eclatante nel dimostrare interessi personali non in linea con gli interessi pubblici”.
“L’assessore Laudicina a dicembre 2019 non ha voluto, contro il parere favorevole del dirigente alle locazioni e dell’avvocatura del Comune, far proseguire la gestione dello Zecchini e il risultato del danno erariale lo conosciamo tutti. Tutti i fatti legati al Contarena saranno oggetto di verifica in tutte le sedi (erariali, civili e penali) perché quanto sopra è tutto documentale”, conclude la nota di Spritz Time.