I finanzieri del Comando provinciale di Udine hanno scoperto una frode milionaria su fondi europei. Le Fiamme gialle hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Udine su richiesta dell’European Public Prosecutor’s Office (Eppo) di Venezia per l’ammontare complessivo di 1.581.009,75 euro.
Il provvedimento cautelare giunge al termine dell’operazione denominata ‘Water Diviner’, iniziata nel 2020, nei confronti di tre cittadini italiani e delle due società riferibili a uno di loro – una italiana e l’altra spagnola – beneficiarie di contributi per quasi 1,6 milioni di euro concessi nell’ambito del Programma quadro europeo per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020 e della programmazione Por Fesr 2014-2020. I bandi sono finalizzati alla sovvenzione di Start-Up innovative che garantiscono un contributo per il benessere e la sostenibilità del pianeta.
I numerosi accertamenti condotti dai finanzieri di Udine, in coordinamento con l’Ufficio europeo per la lotta anti-frode (Olaf), che aveva segnalato il caso alla Procura europea, hanno fatto emergere due ipotesi di truffa aggravata in danno dell’Ue.
La prima sarebbe stata realizzata producendo alla Commissione europea false certificazioni sulle funzionalità del macchinario e sullo stato di avanzamento dei lavori di realizzazione di un avveniristico impianto ‘termodinamico’, in grado di purificare l’acqua, nonché di operare in zone isolate, con autonoma connessione internet e sfruttando unicamente l’energia solare, in realtà mai completato, né messo in funzione.
La seconda fattispecie sarebbe stata posta in essere per il conseguimento di fondi comunitari pari a 113.169 euro del Por Fesr 2014/2020, erogati dalla Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso dichiarazioni non veritiere e in violazione delle disposizioni del bando, per la realizzazione di un ulteriore prototipo del medesimo macchinario.
Il Gip del Tribunale di Udine, su richiesta del Procuratore delegato europeo dell’ufficio di Venezia, ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo del profitto dei due reati di truffa aggravata pari in totale a 1,581 milioni di euro, disponendo anche il sequestro dei prototipi del computer ‘termodinamico’, già in precedenza sottoposti a sequestro probatorio dai finanzieri.
Nel corso dell’esecuzione del provvedimento – operata contestualmente anche con la cooperazione degli uffici Eppo di Spagna e Francia – i finanzieri friulani hanno sottoposto a sequestro disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili e quote societarie nei confronti delle società e degli indagati.
A margine dell’attività di polizia giudiziaria è stata avviata e conclusa una verifica fiscale nei confronti della società spagnola che, per la realizzazione del computer ‘termodinamico’, ha omesso di dichiarare la propria stabile organizzazione nel territorio nazionale, non provvedendo a versare quanto dovuto all’erario italiano e impiegando lavoratori in larga parte di nazionalità italiana, con posizioni contributive irregolari.