Clamorosa azione no vax nella notte a Udine. Ignoti hanno imbrattato il muro esterno della scuola media Ellero, in via Divisione Julia e lungo via Tiberio Deciani.
Con la vernice rossa, sono state realizzate scritte contro la campagna vaccinale come ‘Il vaccino uccide’ e ‘salva tuo figlio’ e contro il Governo, definito ‘nazista’.
Un’azione che arriva proprio nel giorno di avvio delle prenotazioni per la vaccinazione della fascia 5-11 anni. Forte sdegno dei genitori che questa mattina hanno accompagnato a scuola i loro figli.
Ingenti i danni al plesso scolastico, da poco ritinteggiato e che aveva visto l’atteso ingresso dei suoi allievi solamente lo scorso settembre, dopo una lunga ristrutturazione.
Sul posto la Polizia locale e gli uomini della Digos che hanno già avviato le indagini per risalire agli autori.
Anche la politica condanna duramente il gesto. Il Sindaco Pietro Fontanini in un video esprime tutto il suo disappunto “per questi fatti gravissimi” e si augura che siano individuati quanto prima i responsabili, anche grazie alle segnalazioni dei cittadini.
“Il vaccino è l’unica strada percorribile per sconfiggere il covid e fortunatamente questo è assolutamente chiaro alla maggior parte dei cittadini che lo stanno vivendo nelle loro storie e nelle loro famiglie. Le scritte comparse oggi sulle facciate esterne della scuola Ellero a Udine sono inaccettabili: siamo tutti stufi di queste violenze che con la democrazia non hanno nulla a che fare e che non aiutano ad affrontare questi giorni ancora critici per la pandemia” afferma la consigliera regionale Mariagrazia Santoro (Pd).
“Auspichiamo che le indagini delle forze dell’ordine diano un volto a chi gioca su temi sensibili come i vaccini per i bambini, in maniera che vengano assicurati alla giustizia. Dalle istituzioni, Regione in primis, ci aspettiamo un forte impegno e una migliore gestione delle vaccinazioni, tamponi e tracciamenti che purtroppo sono in difficoltà, nonostante il forte impegno degli operatori sotto organico, che lasciano molte famiglie da sole nel limbo”.