Indagati 50 tra medici e personale sanitario di alcune strutture toscane per il decesso di una 69enne, Mariarosa Intilia, originaria di Udine, in seguito a un’operazione al cuore. Lo riportano le edizioni locali de Il Tirreno e La Nazione. Martedì gli indagati saranno davanti al giudice dell’udienza preliminare. Nello specifico i professionisti fanno parte di tre strutture ospedaliere: Don Gnocchi, Opa e Noa, tutte strutture in provincia di Massa Carrara, e dell’ospedale di Cisanello a Pisa.
Il 21 giugno era stata eseguita l’autopsia sul corpo della 69enne. La donna la scorsa estate era a Massa Carrara in visita a parenti. Per problemi di cuore si era dovuta rivolgere, secondo le primarie ricostruzioni della Procura, a Pisa, per sottoposti a un intervento chirurgico.
Il post intervento sarebbe avvenuto senza complicazioni, tanto che la donna venne trasferita nella struttura di riabilitazione di Marina di Massa per essere presa in cura per alcuni giorni. Durante la degenza, circa una decina di giorni dopo l’operazione, la donna ha, però, iniziato ad accusare un dolore al braccio e alla spalla.
Il primo esame che le è stato effettuato non aveva riscontrato complicazioni, ma il dolore non cessava. La donna è stata, quindi, sottoposta a un altro esame il giorno successivo che ha dato un esito differente. In quel momento la Don Gnocchi ha ritenuto opportuno trasferire la paziente al Noa, dove i medici hanno compreso che il problema era serio e hanno deciso di affidare la donna alle cure dell’ospedale del cuore. Nella struttura dell’Opa la 69enne è poi deceduta.