Sentirsi sicuri in casa propria, oggi, è quasi un lusso. Per questo sempre più famiglie ricorrono a tecniche di difesa (passive e attive) per proteggere l’abitazione nella quale vivono.
Un furto nella casa che si crede sicura non significa soltanto un danno materiale ma, spesso, porta anche a traumi che pesano come un macigno su chi l’ha subìto. Molti furti, però, potrebbero essere evitati se si osservassero alcune semplici regole. Ancora oggi la maggior parte dei ladri entra attraverso porte poco sicure o finestre aperte. Anche l’esperienza della Polizia (sopra alcuni consigli delle forze dell’ordine) dimostra che vale la pena rendere difficile la vita ai ladri.
Limiti invalicabili
Ben vengano, dunque, sistemi di allarme, cani da guardia, collaborazione tra vicini. La prevenzione e i buoni comportamenti possono essere un buon deterrente per i malviventi, che in genere puntano a soggetti deboli e case poco protette.
Tuttavia se il ladro riesce a superare o disattivare le difese, entrando in casa, la situazione diventa complicata. Specie se all’interno dell’abitazione è presente qualcuno. La giustizia fai dai te è sconsigliata, perché in genere i delinquenti sono molto più preparati. In ogni caso, se si detiene un’arma regolarmente denunciata per difesa persone, è possibile usarla qualora ci sia un pericolo di vita per sé o i propri cari. Dal 2006 la legge è a maggior tutela dei proprietari (si è introdotta la presunzione di rapporto tra difesa e offesa), ma recentemente alcuni reati riguardanti la violazione di domicilio (non la rapina) sono stati depenalizzati, allarmando i cittadini.