Le conseguenze del patto di stabilità nelle possibilità operative dei Comuni sono gravissime, al punto di impedire la realizzazione di opere per le quali sono già stanziati i finanziamenti necessari. In un periodo di crisi questo significa mettere definitivamente in ginocchio imprese, lavoratori e famiglie.
E’ il messaggio che una delegazione di sindaci ha portato al presidente della Regione Renzo Tondo e all’assessore regionale alle Finanze, consegnando un dettagliato documento sulla situazione dei Comuni, per chiedere una revisione del patto di stabilità. All’incontro ha partecipato anche il consigliere regionale Alessandro Colautti.
La Regione si rende conto di quanto sta avvenendo: un meccanismo perverso impedisce di fare quello che si potrebbe fare con le risorse già assegnate. Per questo motivo la Regione andrà molto decisa al prossimo confronto con la Ragioneria generale dello Stato sul patto di stabilità riguardante il Friuli Venezia Giulia, per superare una situazione kafkiana – come l’ha definita il presidente Tondo – che nei fatti impedisce di governare.
L’auspicio è di poter presto confrontarsi con un governo “politico” capace di mediare tenendo conto delle esigenze concrete delle popolazioni dei diversi territori.
L’incontro di oggi è nato dalla richiesta dei sindaci che si sono riuniti l’8 gennaio scorso a Remanzacco, dove è stato predisposto un documento che viene approvato in queste settimane da numerosi Consigli comunali, e per questo motivo è stato il sindaco di Remanzacco Dario Angeli ad illustrare la posizione degli amministratori locali.
La partecipazione all’incontro di oggi del presidente dell’Anci Mario Pezzetta ha testimoniato che non c’è contrasto tra l’iniziativa spontanea dei sindaci e l’impegno già assunto dall’Associazione dei Comuni su questo problema, che la Regione – ha ribadito il presidente Tondo – intende affrontare con la consapevolezza del valore della propria autonomia.
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28 gennaio 2013