Che fine hanno fatto i mezzi e gli uomini che si occupano dello sfalcio delle strade provinciali? Se lo chiedono molti amministratori locali e parecchi cittadini, perplessi di fronte ai cigli stradali dove la vegetazione cresce rigogliosa.
Dal luglio del 2016, con il passaggio della gestione della rete provinciale all’apposito Servizio regionale della viabilità di interesse locale, appartenente alla direzione centrale infrastrutture e territorio, la competenza è appunto della Regione, mentre per quanto concerne le ex strade statali ora divenute regionali tutto è affidato a Fvg Strade. Se nessuno eccepisce sul servizio reso da quest’ultima società, anche se qualche tratto appare non sfalciato (è il caso della 54 tra Remanzacco e Cividale), appare ben diversa la situazione sulla viabilità di interesse locale, tanto da suscitare parecchie rimostranze anche sui social, dove si ripetono le immagini di strade delimitate da una rigogliosa vegetazione spontanea.
Abbiamo percorso alcune strade provinciali per verificare se si trattasse di polemiche ad arte, magari lanciate per farsi un po’ di spazio in occasione di qualche competizione elettorale locale, se davvero le strade fossero “incolte”: l’Osovana, la tangenziale Est, la provinciale 104 verso Remanzacco, la 51 tra Tavagnacco e Pagnacco, la 1 tra Fogliano e Pieris. Il risultato è scoraggiante: lungo questi assi in certi casi l’erba è talmente alta da celare completamente i paletti a bordo strada e lambire in alcuni casi i cartelli che impongono lo stop o la precedenza. In qualche caso la vegetazione ha invaso i cigli iniziando a coprire la segnaletica. Stando ai dati comunicati dall’assessorato regionale alle infrastrutture, almeno il 70% delle strade ex provinciali in provincia di Udine è stato sfalciato. Non possiamo che credere a questi dati, ma certamente qualche dubbio appare legittimo anche perché di mezzi e cantonieri sulle strade citate non ne abbiamo visto neppure uno.