Marco Maisano, il giornalista che ha fatto riaprire il caso di Unabomber, lo sconosciuto attentatore che ha seminato il panico per anni in gran parte del Nordest, ha dato il proprio assenso a sottoporsi all’esame del Dna.
Insieme a lui, hanno fatto la stessa cosa due suoi collaboratori, il coautore dell’inchiesta, Ettore Mengozzi, e il custode del locale in cui si trovavano i reperti giudiziari dell’inchiesta su Unabomber.
La richiesta è stata fatta dall’avv. Alessandra Devetag di Trieste, che difende sei degli indagati nel procedimento riaperto nelle settimane scorse dalla Procura della Repubblica di Trieste.
“La difesa – ha spiegato Maisano in alcune interviste – intende confrontare i nostri Dna” con quelli eventualmente individuati sui reperi per “escludere che
vi siano state contaminazioni”.
Maisano sostiene che si tratta di “un atto dovuto”, di “una richiesta corretta” e che è “assolutamente impossibile che ci sia stata contaminazione” dei reperti.
(Foto: archivio)