Uno stato pietoso di conservazione dei campioni, per usare le parole di Maurizio Paniz, legale di Elvo Zornitta indagato insieme ad altre 11 persone. L’indagine su Unabomber, riaperta di recente su indicazione del procuratore di Trieste Antonio De Nicolo, ha visto in queste ore una possibile prima battuta di arresto.
Tutto nasce dalla segnalazione del professor Vincenzo Lorenzo Pascali, direttore di Medicina legale al Gemelli di Roma, e consulente di Paniz, ai periti del tribunale Giampietro Lago, comandante del Ris di Parma, e alla professoressa Elena Pilli, antropologa molecolare all’Università di Firenze, in quanto i 10 campioni da cui estrarre il dna da confrontare con gli indagati non sarebbero stati conservati in un modo decente.
«Le tracce da analizzare sono in uno stato pietoso – spiega Paniz – e in alcuni casi sono state addirittura sovrapposte o mischiate alle altre». Ora sarà il giudice per le indagini preliminari Luigi Dainotti a decidere come procedere ed è prevedibile che venga convocata una nuova udienza prima di quella programmata il 9 ottobre. GUARDA IL VIDEO