Una cinquantina di personalità friulane, tra intellettuali e politici, unite dalla volontà di promuovere e valorizzare il rapporto strategico tra l’Università e i territori del Friuli, hanno condiviso un documento che intendono proporre allo stesso ateneo e ai cittadini giovedì 14 marzo nel municipio di Udine. Si tratta di un documento che chiede di riprendere lo spirito della costituzione dell’ateneo, istituito con la legge statale sulla ricostruzione 546 del 1977 con il chiaro scopo – primo caso in Italia – di “contribuire progresso civile, sociale e alla rinascita economica del Friuli e a divenire organico strumento di sviluppo e di rinnovamento dei filoni originali della cultura, della lingua, delle tradizioni e della storia del Friuli”, come recita il testo fondativo. Una “terza missione”, dopo quella didattica e di ricerca, che oggi più che mai rimane attuale. Il manifesto parla di una “nuova alleanza” tra università del Friuli, non solo di Udine, e i suoi vari territori, ma non con spirito di chiusura.
“Essere sul territorio e per il territorio – continua il documento – come Università, si deve tradurre in strategie che arricchiscano l’ateneo e, al contempo, aprano prospettive a tutto il Friuli e all’intera regione Friuli-Venezia Giulia in collaborazione con l’Università di Trieste e in sinergia anche con quanto sta avvenendo a Trieste nel più vasto campo della portualità e delle relazioni internazionali”.
L’appello, poi, è anche rivolto a risolvere il sottofinanziamento di cui soffre l’ateneo friulano. E, infine, si porta l’esempio positivo del progetto triennale Cantiere Friuli, voluto dall’attuale rettore Alberto De Toni, basato però sul volontariato e il tempo libero dei docenti, chiedendo quindi la definizione stabile e la disponibilità di risorse per renderlo più incisivo.
Tra i firmatari del documento, finora, troviamo i sindaci dei tre capoluoghi friulani (Udine, Pordenone e Gorizia), Francesco Barazzutti, Giuseppe Bergamini, Duilio Corgnali, Gianfranco Ellero, Angelo Floramo, Roberto Muradore, Diego Navarria, Raimondo Strassoldo, Bruno Tellia e portavoce del gruppo dei firmatari è l’ex ministro Giorgio Santuz, tra i promotori al tempo della legge 546 del 1977.
Università, manifesto per una nuova alleanza
Il documento chiede di valorizzare la terza missione dell’ateneo friulano, di superare il sottofinanziamento e di rendere stabile il Cantiere
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