Un vasto incendio è divampato, attorno alle 14.30, in una zona boschiva di Bibione, non lontano dal Faro. Le fiamme sarebbero partite da un campo di mais e stanno interessando un’area caratterizzata principalmente da sterpaglia.
Il fumo si è alzato altissimo in cielo ed è visibile non solo dall’intera località balneare veneta – con i villeggianti che seguono le fasi dello spegnimento dalla spiaggia -, ma anche da Lignano Sabbiadoro e da Caorle.
La Capitaneria di Porto di Lignano ha tratto in salvo otto persone che, per sfuggire al rogo e al fumo che rischiava di intossicarle, si erano lanciate in acqua. Le fiamme si sono avvicinate pericolosamente nella zona tra il Faro e il Passo Barca di Bibione, fino agli otto escursionisti che sono rimasti imprigionati a riva, tra l’incendio con il denso fumo che sprigionava e il mare.
Gettatesi in acqua, sono state salvate dal personale della Capitaneria che stava presidiando la zona sul lato del Friuli Venezia Giulia. Gli escursionisti sono stati sbarcati a Bibione: sono tutti in buone condizioni.
Sul posto stanno operando le squadre dei Vigili del fuoco arrivate da Portogruaro e a seguire da Latisana, Lignano, Mestre, Udine, Padova, Rovigo e Vicenza con due autopompe, sei autobotti (tra cui due autocisterne chilolitriche), tre moduli antincendio boschivo e 25 operatori, con l’apporto anche dell’elicottero Drago 71. Impegnate anche squadre dell’antincendio boschivo della regione Veneto. Richiesto l’utilizzo dei Canadair.
“Appena avuta la notizia dell’incendio sviluppatosi a Bibione, la Regione ha subito confermato l’invio di una squadra di pronto intervento dell’Arpa Fvg munita di strumenti di rilevazione per valutare la qualità dell’aria nell’area Lignano. I modelli elaborati dall’Agenzia indicano che il vento porta la colonna di fumo che si alza dalla pineta proprio verso la spiaggia del nostro comune rivierasco”, dichiara l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro, evidenziando che “data la rilevante presenza di turisti nella zona di Lignano i tecnici effettueranno delle misurazioni con appositi conta-particelle che rilevano il livello di eventuali sostanze pericolose o di inquinanti. Appena avremo informazioni dettagliate informeremo il sindaco e le autorità competenti”.
“Speriamo di non essere smentiti con il passare delle ore, ma non ci dovrebbero essere dispersi: sono state fatte verifiche molto puntuali dai Vigili del fuoco e dalle forze dell’ordine, intervenuti in massa”, ha detto all’Ansa il vice sindaco di San Michele al Tagliamento, Pierluigi Grosseto.
A preoccupare i soccorritori è stato il rinvenimento, in zone di spiaggia libera e molto periferica, di alcuni ombrelloni abbandonati. In realtà, c’è la convinzione che si tratti di oggetti deliberatamente lasciati sull’arenile per fuggire più velocemente alle fiamme ed evitare di restare intossicati dal fumo.
“Vogliamo inviare il nostro grazie più sincero a quanti stanno combattendo il fuoco – ha aggiunto Grosseto – che in questa fase sembra, se non sotto controllo, almeno in fase di regressione. Decisivo sarà l’arrivo dei Canadair: ci hanno riferito che giungono da molto lontano e che arriveranno per le 19”.
Quanto alle cause, il vice sindaco – che è un colonnello dell’Arma in pensione, noto alle cronache nazionali per aver risolto il caso dell’omicidio dei fidanzati di Pordenone – non si sbilancia: “E’ possibile si tratti di autocombustione perché la siccità è notevolissima. Circa i quattro focolai che sono stati contati dai primi equipaggi dei Vigili del fuoco, il vento potrebbe averli facilmente innescati. Sarà comunque accertato dai Carabinieri: adesso la priorità è spegnere il fuoco”.
AGGIORNAMENTO. “I primissimi dati rilevati dall’Arpa Fvg sulla foce del Tagliamento, nella zona dell’imbarcadero di Lignano, indicano che il livello dei valori delle sostanze inquinanti rilevati nell’aria è sotto la soglia di attenzione. Non sussistono quindi motivi d’allarme per i residenti e i turisti di Lignano. Per sicurezza, la squadra tecnica inviata dall’Agenzia rimarrà in zona e continuerà a monitorare l’evoluzione della qualità dell’aria nei pressi dell’incendio”. Questo l’aggiornamento dell’assessore Scoccimarro sulle verifiche effettuate dall’Arpa Fvg in seguito al vasto incendio.