Il sedime della vecchia ferrovia è sicuro. Non c’è alcun motivo per abbandonare il progetto originale della ciclovia Alpe Adria e deviarla verso Moggio, come invece intende fare la Provincia di Udine. Tiene il punto Luciano Simonitto, ex amministratore locale di Venzone, che per protestare contro le scelte di palazzo Belgrado ha minacciato azioni eclatanti.
“La ferrovia è rimasta in funzione fino al 1995 – ricorda Simonitto – e fino ad allora era stata sottoposta a una serie di interventi di messa in sicurezza ciclopici, iniziati l’anno successivo al sisma che colpì il Friuli. Si trattò di lavori tali da renderla uno dei tracciati in assoluto più sicuri della nostra regione. Ecco perché non si spiega da dove saltino fuori i quattro milioni di euro che dicono andrebbero spesi su un tratto di appena 4.300 metri. Sarebbe bene affidare a un terzo super partes la valutazione di quanto effettivamente costi proseguire sulla vecchia ferrovia. Di certo, continuare su tale tracciato avrebbe il merito di essere più economico, più gradevole per i cicloturisti e molto più sicuro dell’alternativa proposta”.
Interrogazione in Regione
Sulla questione è intervenuto anche il consigliere regionale di Autonomia responsabile, Roberto Revelant, che ha presentato alla presidente Serracchiani un’apposita interrogazione e chiedendo un intervento della Regione al riguardo.
“E’ opportuno sapere se la Regione – scrive Revelant – intenda sollecitare le autorità competenti (Provincia di Udine, ndr) per rivalutare il progetto della ciclovia del tratto Moggio Udinese – Venzone sulla base del buon senso, così da utilizzare il sedime dell’ex ferrovia. Il progetto prevede un passaggio su una strada veicolare altamente insidiosa sino alla località Campiolo per poi continuare nella strada ex militare sotto il monte Amariana dove non sono state eseguite opere di consolidamento. Il 29 gennaio 2011, le Amministrazioni comunali di Moggio Udinese e Venzone hanno proposto alla Provincia di Udine una modifica del progetto proponendo il passaggio della ciclovia nel vecchio sedime della ex ferrovia”.
Vecchia ferrovia sicura
Venzone - Prosegue la polemica sulla decisione di deviare il tracciato della pista ciclabile. Non convincono l’asserita pericolosità del tratto fino a Moggio e le cifre preventivate
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