Anche a Majano sono arrivati i VeloOk le colonnine arancioni, che molti con disprezzo definiscono ‘bidoni’, il cui scopo è far diminuire le velocità di transito. Cinque per la precisione, dislocate nei punti a maggior rischio.
Dopo appena un paio di giorni la prima colonnina è stata divelta a Farla, mentre i commenti ostili, in particolare sui social, si sprecavano. Le polemiche sono divampate immediatamente, alimentate delle dicerie sul fatto che le colonnine siano illegali, che costino duemila euro al pezzo, che siano inutili e via dicendo.
La delibera della Giunta comunale che incarica il comandante della polizia locale di avviare la sperimentazione risale al 24 novembre – aderendo così alla campagna di sicurezza stradale proposta dalla società Noisicuri Project Srl- e indica i punti dove collocare le colonnine: due a Comerzo lungo la regionale, una a Pers (scomparsa però qualche giorno dopo forse perché erroneamente installata su suolo privato, una a Farla (fatta a pezzi) e una a Casasola. Il costo del progetto che durerà tre mesi, incluso il noleggio dell’apparecchiatura per le rilevazioni della velocità è pari 2.500 euro: “Ogni giorno – spiega il sindaco Raffaella Paladin – qualcuno si lamente per l’eccessiva velocità dei mezzi. Non ci interessa fare multe, ma rallentare le auto. Abbiamo valutato fosse più opportuno noleggiare i dispositivi e acquisire dati per decidere concretamente il da farsi al termine della campagna di rilevamenti. Ovviamente informeremo puntualmente i cittadini”.
Le colonnine sono arrivate prima del dovuto per un errore della ditta appaltatrice. le rilevazioni delle velocità devono avvenire infatti prima e dopo l’installazione, ma è evidente che dove installate le auto corrono meno.
Velo ok utili, ma detestati
Majano - Fanno discutere le colonnine installate per migliorare la sicurezza. Una è stata divelta poco dopo l’installazione
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