Ha infiammato l’opinione pubblica negli scorsi giorni ed è previsto lo farà anche nei prossimi. Si tratta del caso dello striscione ‘Verità per Giulio Regeni’, rimosso dal palazzo della Regione a Trieste qualche giorno fa. Decisione che ha scatenato reazioni diverse, ma soprattutto l’attivazione quasi immediata di un consistente numero di cittadini che si sono rivolti all’amministrazione regionale e all’Ufficio Relazioni Pubbliche per chiedere chiarimenti.
Tra le voci anche quella di Paola Deffendi, la mamma di Giulio, che ha ribadito come la scritta “rappresenta sì, Giulio, ma anche la lunga schiera di persone che hanno perso la vita allo stesso modo”. Uno striscione che, dunque, deve anche essere un monito a ricordare la vicenda, ancora irrisolta, del giovane ricercatore friulano, oltre a un importante segno per la memoria.
Il governatore Fedriga, nei scorsi giorni, ha risposto in aula sul tema. “La Lega non ha messo lo striscione, ma avviando la Commissione parlamentare d’inchiesta ha fatto qualcosa di realmente concreto”, ha detto in aula consiliare. “Si tratta di una polemica assolutamente offensiva verso un dramma irrisolto accaduto a un cittadino del Fvg”.