Una politica agricola regionale più coraggiosa che punti alla semplificazione burocratica, che riveda le voci di spesa all’interno dei capitoli di bilancio destinate all’agricoltura, che salvaguardi e ulteriormente capitalizzi il Fondo di rotazione. Una politica capace di mettere a punto strumenti finanziari per le aziende, in particolare le start-up avviate da giovani, che supportino le richieste di garanzia avanzate dagli istituti di credito.
Ma anche perseguire una politica ad hoc per le zone montane e svantaggiate, rivedere le funzioni dell’Ersa e ripensare l’attività di promozione dell’eno-gastronomia locale con un coordinamento e il coinvolgimento di tutti gli Enti interessati comprese le Camere di Commercio con una regia unica ed intersettoriale.
Sono state queste alcune delle proposte che il presidente della Cia Fvg, Ennio Benedetti ha presentato al vice-presidente e assessore alle attività produttive, risorse rurali, agroalimentari e forestali del Fvg, Sergio Bolzonello, durante l’assemblea annuale della confederazione. E, nel corso dell’assise, Bendetti ha anche annunciato che, a partire dall’inizio del prossimo anno, ci sarà un’unica Cia regionale in Friuli Venezia Giulia.
“La svolta della confederazione presuppone il superamento della dimensione provinciale, un cambiamento nell’ottica della razionalizzazione delle risorse – ha detto Bendetti -. Si tratta di un passo importante verso il cambiamento. La Cia del Friuli Venezia Giulia ha deciso di dar corso ad un processo di regionalizzazione che vedrà già dagli inizi del prossimo anno un’unica Cia regionale sul territorio, anticipando il superamento delle provincie. Si avrà quindi un’ottimizzazione delle risorse, grazie ad un’unica regia per la gestione dei servizi. Cominceremo a razionalizzare casa nostra, per pesare di meno sui nostri associati, per dare risposte più efficienti e tempestive, per imparare e per essere pronti a nuove sfide”.
Benedetti ha anche sottolineato la necessità di fare sistema, di trovare sinergie reciproche per contare e “pesare” di più là dove si prendono le decisioni: “Se non remeremo tutti nella stessa direzione saremo incapaci di dare rappresentanza agli interessi dell’agricoltura. In quest’ottica va rafforzato il ruolo della cooperazione agricola o di altre forme di network (reti di impresa), come elemento fondamentale della filiera agroalimentare regionale. La Cia è stata tra le promotrici del coordinamento Nazionale di Agrinsieme. Siamo convinti che anche nella nostra regione Agrinsieme, oltre a portare una ventata di novità, costituirà una chance in più per incrementare la catena di creazione del valore e ridurre gli operatori della filiera rappresentativa”.
Dal canto suo l’assessore ha indicato come l’agricoltura sia un mondo che può far fare al Fvg un percorso diverso per un cambiamento positivo: “L’agricoltura insegna che se non semini non raccogli e noi dobbiamo seminare”. Ha poi dichiarato che alcune delle questioni sottoposte alla sua attenzione, come la direttiva sui nitrati e gli ogm, verranno affrontate domani alla prima riunione del Tavolo verde che “ho ereditato – ha aggiunto – e nel quale ho inserito solo la rappresentanza di un’associazione del biologico, vedremo successivamente come modificarlo”.
11 luglio 2013