Il miglior amico dell’uomo avrà a Udine una ‘casa’ tutta nuova. Sono partiti i lavori di realizzazione – si è cominciato dalla recinzione – del Parco-Rifugio del cane, che andrà a sostituire l’attuale Rifugio. Entro marzo 2016, infatti, l’Enpa – che gestisce la struttura, nella quale prestano servizio oltre 40 volontari – dovrà andarsene dalla sede attuale, in quanto è scaduta la concessione comunale del terreno ora occupato.
La nuova area è già stata individuata (si trova dall’altra parte di via Gonars) e acquistata dall’Ente nazionale protezione animali. La nuova struttura non sarà una ripetizione di quella in funzione. “Già la ‘modifica’ del nome – spiega la presidente protempore dell’Enpa provinciale, Elena Raggi – fa capire alcuni degli obiettivi che ci siamo posti. Il Parco-Rifugio, infatti, è stato progettato con un minimo impatto ambientale e come, appunto, un ‘parco’, sia dal punto di vista strutturale (i padiglioni immersi nel verde da una parte miglioreranno il benessere degli animali, dall’altra incentiveranno le adozioni), sia per quanto concerne gli aspetti della gestione e dei servizi che saranno offerti. Il numero medio delle presenze dei cani nella vecchia struttura non raggiunge il centinaio. Nel Parco-Rifugio intendiamo assicurare la custodia di un numero medio dei cani pari all’attuale con la potenzialità di aumentarlo così da far fronte, per esempio, ad alcune esigenze, come i sequestri dei cuccioli provenienti dall’Est. Il cani ospitati potranno essere al massimo 200, come previsto dalla normativa”.
“Oltre ai blocchi di box per il ricoveroe la custodia dei cani con ampie aree verdi di sgambamento – continua Raggi -, ci saranno locali e stanze infermeria per il ricovero temporaneo e permanente per la degenza dei gatti, in grado di far fronte ai picchi di circa 80 esemplari. Per i cittadini sono previsti diversi servizi. In primo luogo, ci sarà un’area di sgambamento recintata ove i proprietari possono lasciar correre e socializzare con i propri cani nel rispetto della normativa in vigore. Qui potranno essere svolti anche servizi di cinofilia per la comunità. Inoltre, nella struttura saranno tenute iniziative didattiche, culturali e di interazione, sia nell’area di sgambamento, sia nella sala conferenze nella zona uffici. Ci saranno poi un inceneritore al servizio della collettività, che sarà utilizzato pure per fini interni, e una clinica veterinaria. Quest’ultima, a regime, sarà aperta anche per fornire servizi agli animali dei privati cittadini”.
Per quanto riguarda la conclusione dei lavori, la tempistica non è ancora certa. “Questa – conclude Raggi – è correlata ai fondi che man mano riusciamo e riusciremo a raccogliere. Grazie alla beneficenza è stato acquistato il terreno e, sempre grazie alla donazioni, stiamo costruendo la recinzione. Stiamo effettuando specifiche raccolte di fondi. Rivolgo un appello ai lettori del vostro settimanale per un gesto di generosità. A tal proposito, abbiamo inserito il progetto sul sito www.buonacausa.org così da renderlo visibile a tutti coloro che volessero contribuire alla costruzione del Parco-Rifugio”.